Prorogata fino al 5 gennaio 2025 la mostra “Pop to street art: influences” Intervista al curatore Jean-Christophe Hubert
La mostra Pop to Street Art: Influences, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria ed ospitata presso la sua sede e il Palazzo della Cultura “P. Crupi” della Città Metropolitana, con tre opere anche al Museo Archeologico Nazionale, ha in questi ultimi mesi saputo conquistare il pubblico di cittadini e turisti, configurandosi come un vero e proprio evento unico in Città.
Sulla scorta del successo ottenuto, venendo incontro a tutti coloro che non avessero ancora potuto visitarla, oggi, con la messa in vendita del catalogo, ne è stata ufficialmente annunciata la proroga: dal prossimo 3 novembre, iniziale data prevista per la chiusura, fino al 5 gennaio 2025.
A darne notizia, con un’intervista esclusiva direttamente dal Belgio, è il curatore Jean-Christophe Hubert, che ha voluto personalmente esprimere la propria soddisfazione e vicinanza alle Istituzioni, ai visitatori e ai Reggini tutti.
La mostra Pop to Street Art: Influences è stata prorogata fino al 5 gennaio grazie, innanzitutto, al gradimento del pubblico. Il fatto che l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria abbia finanziato interamente la mostra, raccogliendo il favore e l’ospitalità della Città Metropolitana e del Museo Archeologico Nazionale, dimostra il rilievo e l’importanza di questo evento per la città. Quali sono le sensazioni del Curatore?
“Sono molto felice del successo di questa mostra, che si configura come un evento eccezionale per la cultura a Reggio Calabria, grazie all’Accademia di Belle Arti, organizzatrice, e alla Città Metropolitana.
L’esposizione rappresenta una prima volta, che è stata così sviluppata in esclusiva proprio per Reggio, prima di essere portata in altre sedi con cui collaboro abitualmente, come il Ministero del Turismo e della Cultura a Istanbul, il Palazzo del Lussemburgo a Parigi, alla Sucrière di Lione.
Sono molto felice del riscontro ottenuto dalla mostra e di poterne annunciare la proroga, dal successo assicurato. Voglio ringraziare sinceramente l’Accademia e la città intera per l’interesse mostrato e per il supporto in questa bellissima collaborazione”.
Un altro fattore determinante che ha permesso l’estensione della durata della mostra è la disponibilità da lei raccolta da parte dei vari collezionisti, proprietari delle numerose opere esposte, originali ed edizioni successive, realizzate con diverse tecniche. Ci può raccontare qualcosa di più di queste collaborazioni internazionali, che hanno consentito di costruire un percorso espositivo unico incentrato sul dialogo tra Pop Art e Street Art?
“Nella mia carriera ho avuto l’opportunità di organizzare molte esposizioni e, numerosi collezionisti privati mi hanno permesso di realizzare questa collezione particolarmente eccezionale per Reggio Calabria, in cui si presentano circa 170 opere dei più grandi maestri della Pop Art e della Street Art.
Ringrazio quindi tutti i proprietari, in Danimarca, Germania, Francia e Stati Uniti, e, in particolare, la Maison Alexandre, in Belgio, che ha reso disponibili sei opere uniche di Andy Warhol, una preziosa testimonianza dell’arte pittorica del celebre artista. Vorrei inoltre sottolineare l’indispensabile supporto delle varie fondazioni, anche per la realizzazione del catalogo della mostra, come The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Robert Rauschenberg Foundation, Estate of Roy Lichtenstein, Keith Haring Foundation, che hanno sostenuto questo progetto e la pubblicazione. Approfitto quindi, per ringraziarle per il sostegno offerto a questo evento unico presentato per la prima volta a Reggio Calabria”.
Considerata la caratura dei temi e artisti coinvolti, l’evento rappresenta una novità assoluta per Reggio Calabria. Pensa che una mostra come questa possa rappresentare un’opportunità di sviluppo per la realtà culturale cittadina e possa contribuire a promuovere, in particolare, una maggiore sensibilità verso l’arte contemporanea?
Sono molto felice che questa esposizione abbia attirato tanti visitatori, a riscontro del forte impegno dell’Accademia in collaborazione con la Città metropolitana, attraverso un’adeguata comunicazione e l’applicazione di un prezzo di visita estremamente accessibile per gli spettatori.
Ciò testimonia la volontà di avvicinare il maggior numero di persone possibile ai temi culturali, consentendo di approfondire due movimenti artistici fondamentali, di cui la mostra evidenzia le connessioni esistenti: a partire dalla Pop Art, sviluppatasi in America negli anni Sessanta, con Andy Warhol quale figura di spicco, capace di rendere l’arte effettivamente popolare, attraverso il ruolo di congiunzione di Keith Haring, abile a trasportare la Pop Art in strada, fino alla nuova generazione di artisti presentati nell’esposizione, come Banksy, Invader, Obey, particolarmente attuale per la realizzazione del manifesto dedicato alla candidata donna alle imminenti elezioni statunitensi”.
Ringraziamo Jean-Christophe Hubert per questa esclusiva dedicata alla proroga della mostra Pop to Street Art: Influences fino al 5 gennaio 2025.
“Approfitto dell’opportunità offerta da questa intervista, per ringraziare di cuore della collaborazione l’Accademia di Reggio Calabria, gli studenti che sono stati coinvolti nell’organizzazione della mostra, la Città Metropolitana e soprattutto i numerosi visitatori che sono già venuti a Reggio per scoprire questo evento, e, grazie a questa proroga, tutti quelli che verranno ancora ad ammirare le magnifiche opere d’arte esposte”.