Fa tappa a Lazzaro Elio Brusamento con il suo zaino pieno di speranza
Accolto dall’assessore alle politiche sociali Enza Mallamaci, è giunto a Lazzaro l’alpino Elio Brusamento, il camminatore che sta percorrendo a piedi l’Italia per promuovere i piccoli borghi e sostenere una buona causa.
Partito il 25 aprile del 2019 da Udine, dove conta di rientrare nei primi mesi del prossimo anno, Brusamento è ambasciatore dell’associazione che si pone quale obiettivo quello di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla sclerosi tuberosa, una particolarissima malattia genetica molto rara.
L’assessore Enza Mallamaci ha accompagnato per un breve tratto l’alpino nella sua camminata raccontando delle peculiarità del territorio mottese e invitandolo a ritornare quando l’emergenza Coronavirus sarà superata e sarà più facile coinvolgere l’intera comunità.
“A nome della nostra comunità – ha dichiarato l’assessore Mallamaci – ho ringraziato il signor Brusamento per il suo impegno sociale, augurandogli che il suo continui ad essere un viaggio ricco di soddisfazioni e di incontri speciali. Ha già attraversato l’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, portando un messaggio importante riguardo ad una malattia particolarmente rara e insidiosa come la sclerosi tuberosa. Un messaggio di positività che il sindaco Giovanni Verduci condivide in pieno e che l’Amministrazione comunale si impegna a promuovere organizzando una manifestazione specifica appena sarà possibile. Ringrazio i volontari della protezione civile “Garibaldina” per aver voluto supportare e accompagnare per un tratto Elio Brusamento e il signor Silvio Borrello che, da sempre sensibile a queste tematiche sociali, lo ha ospitato per una notte”.
Emozionato ed entusiasta, con in spalla il suo zaino, l’alpino Brusamento è rimasto piacevolmente colpito dal territorio e dalla storia dei minatori mottesi.
“Ho scoperto un borgo bellissimo – ha dichiarato Brusamento – e ho conosciuto una storia molto particolare che adesso racconterò a tutti, la storia dei minatori di Motta San Giovanni che hanno lavorato in tutta Italia e sono morti per aver contratto la silicosi. Ho dovuto modificare il mio viaggio a causa dell’emergenza sanitaria ma sono contento di essere in Calabria perché il paesaggio è affascinante e i calabresi sono generosi, molto seri ed ospitali. La mia camminata per l’Italia ha come scopo quello di far conoscere la sclerosi tuberosa, sensibilizzando tutti affinché si presti la giusta attenzione anche alle malattie rare che spesso non sono destinatarie di finanziamenti importanti”.