Reggio Calabria: rimodulati patti per l’inclusione sociale, l’Assessore Delfino fa il punto
Abbiamo rimodulato i fondi dei Patti per l’inclusione sociale per sopperire alla mancanza di figure come quelle degli assistenti sociali e di supporto al segretariato sociale. Per il sostegno alle fragilità ci vogliono risorse e noi stiamo lavorando nella direzione di aumentare in quantità e qualità il complesso di azioni a sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà.
È quanto afferma in una nota l’assessore comunale al Welfare Demetrio Delfino, illustrando gli obiettivi del suo assessorato in materia di politiche sociali e sostegno alle fragilità.
L’assessore Delfino si è poi soffermato anche sull’importanza dell’approvazione dei Piani di zona, uno strumento ha detto indispensabile per avere una mappatura completa del fabbisogno dei singoli servizi sul territorio e per programmare, ripensare o migliorare quelli già esistenti.
Spero vivamente ha aggiunto che già dopo l’estate si possa concretizzare quello che è un obiettivo preciso dell’amministrazione comunale.
E fra i diversi obiettivi, per il delegato della Giunta Falcomatà, un ruolo di primo piano lo ricopre pure la Casa permanente per i senzatetto: “Vorrei fosse un lascito del mio mandato affinché si possa trovare un luogo in cui i clochard possano avere ricovero e ristoro adeguati ed un supporto pratico al disbrigo di questioni burocratiche che, spesso, rappresentano un ostacolo al superamento di una situazione d’estremo disagio.
L’amministrazione comunale si è fatta sempre carico del problema e, recentemente, ha allestito una vera e propria Unità di strada che segue attentamente l’evolversi delle condizioni dei senzatetto presenti sul nostro territorio. Anche in passato, di fronte alle tremende ondate di gelo, non abbiamo esitato un solo istante ad aprire le porte di Palazzo San Giorgio ai senza fissa dimora”.
C’è poi il rapporto con le associazioni che “va mantenuto e costantemente incentivato”. Il ruolo dell’associazionismo è fondamentale ha spiegato Delfino perché è soltanto dal confronto e dalla collaborazione che possono nascere opportunità e risposte ai bisogni dei cittadini.
Perché, se il compito dell’amministrazione è quello di programmare, le associazioni possono darci una mano per ciò che riguarda l’azione sul campo. Penso, per esempio, ad un altro grande obiettivo del nostro esecutivo: l’attuazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche dove le associazioni possono indicare le priorità da abbattere.
Infine i giovani: “Rappresentano la futura classe dirigente, dunque un investimento per il nostro futuro. Dobbiamo coinvolgerli e renderli partecipi della vita di comunità. L’isolamento al quale sono stati relegati dalla pandemia e dalla tecnologia deve essere necessariamente superato. Ricordo l’esperienza bellissima del Consiglio comunale dei ragazzi, uno strumento purtroppo messo ai margini proprio dall’emergenza Covid.
In quel luogo i nostri giovani hanno avuto la possibilità di formulare proposte e prendere piena coscienza dell’istituzione oltre che delle esigenze del territorio. Da lì sono nate storie bellissime di collaborazione. Siamo consapevoli che, molto spesso, i giovani, rispetto agli adulti, hanno delle prospettive ed un occhio più sensibile”.