Reggio Calabria: si è tenuta a Palazzo Alvaro una giornata in ricordo della piccola Olga Panuccio, assassinata nella “strage del Quiper” del 2008
Su iniziativa della Città metropolitana di Reggio Calabria, del Planetario “Pythagoras” e della Società astronomica italiana, anche quest’anno gli studenti di scuole di tutt’Italia hanno ricordato attraverso racconti, liriche e disegni la piccola, sfortunata Olga Panuccio, assassinata ad appena 5 anni d’età insieme ai suoi genitori nella famigerata “strage del QuiIper” del 2008.
La dodicesima edizione del concorso nazionale In memoria di Olga: la vita oltre ha avuto luogo a Palazzo Alvaro. Tra gli interventi, quelli del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, del consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e della dirigente del settore 6 Istruzione, Università e Ricerca della MetroCity Giuseppina Attanasio.
Nel salutare la nonna di Olga, presente nella sala “Perri”, il sindaco ha porto i suoi complimenti ai ragazzi per i loro elaborati. «Sono felice che voi abbiate partecipato a questa manifestazione, ma lo sono ancor di più che abbiate compreso il motivo per cui s’è fatta; per cui, sono grato ai vostri insegnanti e ai vostri genitori, che si spendono in una preziosa opera d’educazione e di sensibilizzazione.
Coi vostri elaborati, avete fatto una cosa molto importante: avete creato un legame con tutti quei bambini come Olga che, purtroppo, la loro storia non la possono raccontare più, la loro poesia non possono scriverla più, i loro disegni del cielo stellato non hanno più la possibilità di farli.
Un miracolo così s’è rivolto Falcomatà ai giovanissimi studenti, perché avete creato un legame indissolubile, che durerà per sempre, con tutti quei bambini che oggi non ci sono più. Quindi, date grande importanza alla giornata di oggi e anche alle cose che a tanti adulti sembrano di poco conto, ma in realtà sono fondamentali.
E fate sempre lavorare la vostra fantasia, il più bel dono che ci ha offerto il Signore e tramite il quale sono state realizzate cose che hanno cambiato la vita di tutti noi».