Reggio, Burrone: “Campagna vaccinale dia priorità alla tutela dei lavoratori a rischio”
“Ci sono centinaia, se non migliaia, di dipendenti dei supermercati o degli esercizi essenziali della Calabria che da marzo 2020 lavorano incessantemente fornendo un supporto, straordinariamente, fondamentale per tutti noi. Come infermieri e dottori, sono in prima linea da ormai oltre un anno ma nella campagna di vaccinazione la loro professione non è ritenuta, erroneamente, né a rischio, né essenziale “. È quanto afferma in una nota Filippo Burrone consigliere comunale di Reggio Calabria.
“Alla luce dell’audizione del dott. Giuffrida, direttore del dipartimento prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria, che si è trovato totalmente d’accordo con l’osservazione del sottoscritto, chiedo ufficialmente – scrive Burrone – alla Regione Calabria e alle autorità sanitarie che hanno predisposto il piano vaccinale, di prevedere immediatamente la possibilità di ovviare a questo errore madornale consentendo a questi lavoratori, in virtù dell’importanza del loro ruolo e dell’alto grado di rischio che hanno corso nell’ultimo anno e che continuano a correre quotidianamente, un accesso prioritario alla campagna vaccinale”.
“Si tratta di una categoria ogni giorno a contatto con tantissime persone, condizione in cui si trovano anche gli autisti di mezzi di trasporto pubblici e privati, nonché i lavoratori che nella nostra città sono impegnati nei servizi pubblici essenziali, come ad esempio gli operatori della Società comunale Castore Srl, che si occupa del servizio di manutenzione sul territorio cittadino”.
“Porterò questa mia proposta – ha concluso Burrone – già annunciata durante i lavori della commissione politiche sociale presieduta dal consigliere Carmelo Romeo, che ringrazio per l’estrema sensibilità dimostrata sul tema, tramite una mozione da discutere già dal prossimo consiglio comunale.
Credo sia la giusta risposta a chi non si è mai tirato indietro dando un contributo importantissimo alla nostra città, alla nostra regione, al nostro Paese”.