Massimo Ripepi “il Ponte di Sant’Anna è messo malissimo, interrogazione al Sindaco per urgente verifica e messa in sicurezza”
Pericoloso e pericolante, il ponte di Sant’Anna fa paura ai reggini. Non conosciamo in quarant’anni di vita quali siano stati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il punto è che, a guardare il ponte dal basso verso l’alto somiglia moltissimo a quello di Genova. Crepe e ferri consumatissimi ovunque.
Da 25 anni l’arteria, che immette dalla zona Sant’Anna al viale Europa, attende di essere potenziata ulteriormente, rispetto agli interventi predisposti dalla lontana amministrazione Falcomatà. Parlo di Italo Falcomatà, il quale a suo tempo aveva approvato un intervento di risanamento sul lato del ponte rivolto al quartiere Sant’Anna, ma non aveva messo mano sulla parte che si estende verso il viale.
Ora i cittadini temono di fare la fine delle vittime del ponte di Genova, e che da un giorno all’altro si finisca in tragedia, se l’attuale amministrazione non si attiva per prendere seri provvedimenti.
In seguito alle segnalazioni sempre più pressanti dei cittadini, i quali si ritrovano a percorrere quotidianamente l’arteria, di solito super trafficata, col terrore addosso, ho ritenuto opportuno da consigliere comunale, predisporre un’interrogazione, affinché la giunta Falcomatà prenda atto della grave situazione.
Urge una verifica dell’intera area, occorre nell’immediatezza accertarsi dello stato dell’arte, prima di ritrovarci a piangere vittime innocenti per negligenza e incuria. Rimane di sicuro un fatto, che la vicenda del ponte di Sant’Anna è l’ennesimo esempio di una città che grida di fronte al disfacimento del suo territorio.
Da troppo tempo la Città è ormai diventata un territorio dimenticato dalla nostra attuale amministrazione, la cui lentezza anche solo nel definire le problematiche impellenti, è ormai proverbiale e conclamata. Pure un cieco si accorgerebbe, che Reggio sta morendo e muore a partire dall’indolenza dei suoi governanti, molto più impegnati a sbandierare proclami che ad ascoltare una cittadinanza ormai arresa di fronte al disastro, che si sta consumando giorno dopo giorno.
Da cittadino prima e da servitore della cosa pubblica dopo, mi faccio dunque portavoce di questa richiesta, invocando un intervento imminente da parte dei tecnici del Comune, in maniera tale che si disegni un progetto di riqualificazione dell’intero assetto stradale e all’occorrenza, l’abbattimento del ponte ormai particolarmente e intaccato dall’uso e dal tempo, e si predisponga, eventualmente, una rotatoria nella parte più bassa, evitando in questo modo di rischiare una sciagura, ma cogliendo anche l’occasione per migliorare infrastrutture e viabilità cittadina.
Vista la delicatezza e l’importanza dell’emergenza investirò della questione il Prefetto ed il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.