Laboratorio dello Stretto, grande entusiasmo per il workshop “Le ceramiche di Seminara”
È la conferenza di lunedì 28 giugno 2021, presso la Biblioteca Comunale di Seminara, a dare il via all’atteso workshop dal titolo “Le ceramiche di Seminara”, a cura di Saverio Manuardi, che vede la partecipazione dell’Esperto Chiara Fama Stefania Pennacchio e dell’artista visuale e multimediale Claudio Pieroni.
L’incontro, moderato dalla responsabile della comunicazione Antonella Postorino, supportata dalla tutor dell’area giornalistica Domenica Cosoleto, vede inoltre la partecipazione del Sindaco di Seminara Carmelo Antonio Arfuso, dei due maestri ceramisti Domenico Ditto e Giuseppe Ferraro e del professore Antonino Caracciolo.
L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Istituzione di alta formazione artistica diretta da Maria Daniela Maisano, avvia così un intenso percorso formativo, di tipo teorico-pratico, in cui i partecipanti, studenti in corso e laureati da non più di 5 anni, seguiti dagli esperti, potranno accedere agli studi lab di ceramica presenti nel comune di Seminara, conoscere le tecniche legate alla ceramica e ampliare il loro sapere artistico con nuove nozioni. I partecipanti possono così imparare-facendo permanendo sul posto ospitati presso alcune strutture ricettive del luogo, a pensione completa.
L’evento si inserisce all’interno delle attività del “Laboratorio dello Stretto”, progetto diretto da Francesco Scialò, finanziato dall’intervento “Linee guida per le Istituzioni AFAM calabresi finalizzate al sostegno di interventi a valere sull’Azione 10.5.1 del POR Calabria FESR/FSE 2014-2020”.
La conferenza inizia con i saluti del Sindaco Arfuso che presenta i due ceramisti “con anni e anni di esperienza” attivi sul territorio seminarese e li ringrazia “per l’impegno e la costanza nella creazione di elementi che allietano occhi e mente.”
A seguire interviene Francesco Scialò il quale sottolinea l’importanza dei finanziamenti europei “indispensabili per far portare avanti i progetti coinvolgendo gli artisti che mettono le mani in pasta. Occorre mostrare agli studenti che si può vivere anche grazie alla propria arte. È importante dunque innalzare i livelli della competenza imparando dai maestri.”
Saverio Manuardi si sofferma in particolare sul significato del workshop per i ragazzi: “si tratta di un’esperienza concreta affinché possano ampliare la propria formazione. Bisogna conoscere il valore dei pezzi unici che si distinguono da quelli prodotti su scala industriale.”
Stefania Pennacchio ha fatto entrare gli studenti nel vivo entusiasmando con un’introduzione sulla compenetrazione tra artigianato e arte contemporanea mostrando le opere di importanti artisti del settore: “Quando realizzate i vostri bozzetti ricordate sempre che l’artigianato è conservativo, l’arte è rivoluzione.”
Claudio Pieroni pone l’attenzione sull’essenzialità del tramandare le tradizioni attraverso le nuove generazioni. “Il concetto di tempo è relativo, noi non viviamo in kronos ma in kairos, la terra è dentro di noi, la contemporaneità è sempre qui ed ora.”
In conclusione il ceramista Giuseppe Ferraro si è soffermato sulle tecniche da lui utilizzate che gli studenti approfondiranno durante le giornate del workshop. Prezioso inoltre l’intervento del professore Antonino Caracciolo che ha illustrato documenti d’archivio contenenti i nomi dei ceramisti storici di Seminara.
Gli studenti, i tutor e gli organizzatori hanno mostrato grande interesse per gli argomenti trattati e l’entusiasmo è stato generale. Ben vengano queste iniziative che pongono l’attenzione sui tesori che impreziosiscono e donano identità al territorio.
A seguire alcuni cenni biografici sui relatori
Esperto Chiara Fama – Stefania Pennacchio
Artista che da 25 anni con impegno straordinario si dedica alla scultura ceramica, è nata a Varese da genitori calabresi, ha frequentato l’Istituto d’Arte (sezione ceramica) e l’Accademia di Belle Arti (sezione scultura) a Reggio Calabria.
Sculture potentemente evocative, con rimandi antichi e contemporanei allo stesso tempo. Brucia nelle vene il sangue calabrese, mescolato dalle influenze della cultura giapponese nella tecnica della cottura della materia, che crea una mescolanza di citazioni e simbolismi senza confini spazio-temporali.
Esperto – Claudio Pieroni
Studia presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma con il Maestro Enzo Brunori e si diploma in Pittura per poi ritornare dopo alcuni anni come docente nella stessa aula dove si era formato. Ha lavorato ed insegnato in varie Accademie d’Italia.
Durante gli anni di insegnamento a Torino fonda, con i suoi migliori studenti dell’Accademia Albertina, il Gruppo Radici e insieme a loro lavora per circa tre anni all’interno del Carcere Minorile di Torino Ferrante Aporti, convinto che l’Arte è “l’unico strumento che risparmia gli Uomini dal destino”. Un po’ post-dadaista, un po’ neo-costruttivista, Pieroni affascinato da tutto ciò che è border line.
Curatore – Saverio Manuardi
Docente di Tecniche della Modellazione Digitale presso l’Accademia BB.AA di Reggio Calabria.
Da responsabile ECTS per l’ufficio Erasmus ha la responsabilità di applicare il principio di trasparenza nei processi di apprendimento, insegnamento e verifica del profitto, facilitando la progettazione, erogazione e valutazione nei corsi di studio per gli studenti in mobilità internazionale.
Ha maturato esperienze con sistemi hardware e software, in particolare con i sistemi operativi Windows e Apple OS, con programmi tridimensionali e Cad più avanzati, come Autodesk Maya, Autocad, Zbrush, Photoshop. Si dedica inoltre alla stampa 3d utilizzando diverse tipologie di stampanti.
Maestro Ceramista – Domenico Ditto
Nato a Seminara, continua a lavorare l’argilla del posto, cavata in località forese, manipolata e trafilata per macinare i granelli di sabbia che creerebbero problemi durante la lavorazione.
Mastro Domenico sa che quell’argilla possiede caratteristiche plastiche ed elastiche eccezionali, <<non spacca>>, ed è quanto mai adatta alla cottura nella tradizionale fornace a legna, costruita con mattoni e una terra grassa detta maddu, simile a un forno da pane, e che egli stesso ha fatto riprodurre, come gli aveva insegnato il padre Giuseppe, nel retro della nuova bottega alle spalle di Piazza Mercato dove si è trasferito negli anni 70 lasciando il laboratorio paterno che aveva sede nell’attuale via San Marco.
Anche i “colori” adoperati sono quelli che preparava da sè nell’apposita macina, mescolando il piombo cotto in una piccola fornace con gli ossidi metallici (a base di rame per il verde, di ferro per il giallo, di manganese per il marrone, ai quali si aggiunge il pigmento noto come blu Sevres).
Maestro Ceramista – Giuseppe Ferraro
Artista della ceramica di Seminara, ha da sempre scelto la via dell’innovazione abbandonando l’accento popolaresco per acquisire una veste più colta e raffinata. Con lui i tempi di lavorazione sono snelliti grazie all’uso di panetti confezionati di argilla di produzione toscana e alla cottura tramite forno a metano.
Anche gli smalti pur mantenendo la gamma cromatica consueta, con una particolare predilezione per i gialli, sono quelli forniti dall’industria e presentano una finitura superficiale più liscia e omogenea.
Nella bottega di Giuseppe Ferraro si possono trovare manufatti estranei al repertorio tradizionale seminarese ma molto richiesti dal mercato contemporaneo, come appliques, lampade, fioriere pensili, vasi impreziositi da fiori e frutti variopinti.