Raggi di bellezza e cultura per la prima edizione del Festival dei Tramonti a Palmi dal 9 al 14 agosto
“Il tramonto è nella letteratura il punto d’incontro tra i desideri e le speranze, tra il tempo presente e quello infinito”. Il tramonto come momento in cui la realtà del giorno sembra sfumare per dare spazio ai sogni, sogni di una terra che ne merita tanti.
La pensa così il giornalista Arcangelo Badolati che, insieme a Fabio Vincenzi, direttore dei teatri dell’Unical, firma la direzione artistica del primo Festival dei Tramonti di Palmi.
Organizzato dall’Associazione Prometeus, guidata dal Presidente Saverio Petitto, che da anni si distingue per il suo impegno sociale e culturale, il festival si svolgerà dal 9 al 14 agosto nella suggestiva cornice della Villa Mazzini e in Piazza Primo Maggio.
La villa comunale di Palmi un balcone verde che si affaccia sullo splendido panorama che abbraccia lo Stretto, le isole Eolie, il monte Sant’Elia e la costa tirrenica e tutta la cittadina tirrenica offrono scorci paesaggistici suggestivi e intensi che, insieme alle preziose ricchezze culturali, la rendono il luogo ideale per una manifestazione dedicata alla bellezza, al pensiero, al senso del bene.
«Abbiamo voluto celebrare questa fortuna, la posizione di Palmi come terrazza naturale su isole, mari, vulcani e coste che ogni sera si colora di arancio, porpora e oro» afferma il presidente della Prometeus Saverio Petitto, nel sottolineare lo sforzo collettivo della sua Associazione e dei partner che hanno sposato l’ideazione di un Festival originale e dalla forte carica emozionale.
L’evento si avvale del patrocinio del Comune di Palmi e della collaborazione di Natale Princi management.
Ogni sera gli appuntamenti prenderanno il via al tramonto, alle ore 20, con gli incontri letterari, per proseguire poi lungo i percorsi della musica, del cinema, delle riflessioni sociali, all’insegna della Bellezza.
Tanti gli ospiti d’eccezione del mondo della cultura, dello spettacolo e della società previsti in cartellone, per i vari momenti in cui si articolerà il Festival: per la sezione “Libri e… tramonti”, gli scrittori Gioacchino Criaco, Mimmo Gangemi, Santo Gioffrè, lo stesso Badolati con Attilio Sabato; per la sezione “I musicisti e la luna”, nomi importanti del panorama nazionale come Dario Brunori e Peppe Voltarelli, e per la terza edizione del Primar Etnofest che si terrà il 14 agosto, per la direzione artistica di Giovanna Scarfò, in concerto Mimmo Cavallaro, Cosimo Papandrea e Ciccio Nucera band, con la partecipazione di cantanti di musica etnica calabrese; e poi ancora momenti diversi di riflessione con vari protagonisti, il magistrato Nicola Gratteri, accompagnato dall’attore Francesco Di Leva; i docenti Unical Giap Parini e Riccardo Barberi, insieme all’attore Costantino Comito; una serata dedicata al Sila Film Festival, con cui il Festival dei Tramonti è gemellato, che vedrà la partecipazione del suo direttore artistico e regista Ivan Orrico, e delle attrici e degli attori Ada Roncone e Giorgia Wurth, Carmine Monaco, Vito Facciolla e Michele De Rango.
L’impegno sociale e culturale, che sta particolarmente a cuore all’Associazione Prometeus, sarà celebrato attraverso il conferimento di una serie di premi ogni sera a personalità che si sono distinte negli ambiti: impegno culturale e medicina d’eccellenza.
Mentre la presentazione dei bellissimi luoghi palmesi, la stessa Villa comunale, il sentiero del Tracciolino, il percorso Leonida Repaci sarà affidata al Club Unesco cittadino che la sera del 12 agosto accompagnerà ospiti e visitatori in un’affascinante “passeggiata patrimoniale”, che sarà suggellata dall’inaugurazione della Panchina Letteraria Luigi Parpagliolo a cura dell’Associazione “Fogghi di luna”.
«La villa di Palmi è lo specchio naturale dei tramonti afferma Badolati. È il ponte d’una immaginaria nave che ha la prua a Capo Barbi e la poppa nella piazza voluta da Andrea de Conclubet. Chiunque s’affacci dalla balconata in ferro e allunghi lo sguardo verso l’orizzonte s’accorge dei miracoli di cui la generosa natura è foriera.
Ecco perché è nato il Festival dedicato ai tramonti, perché questa città che incantò Norman Douglas, Edward Lear, Alexandre Dumas per la sua travolgente bellezza, diventi per sempre il simbolo delle magie del sole».