Dopo aver sentito, e soprattutto letto, alcune gravi affermazioni sul mio conto, mi sento in dovere di chiarire alcuni passaggi inerenti la mia attività politica.
Premesso che quanto scrivo è dettato dalla mia onestà e trasparenza, qualità che mai in questi due anni di politica attiva ho tralasciato, perché è sempre stata mia intenzione essere chiaro con i cittadini che mi hanno votato, ma anche con quelli che non mi hanno votato, perché ognuno di noi che siede tra quei banchi ha il dovere civico e morale di dare risposte a tutto il popolo.
Comincio dalla cosa più importante, il mio ruolo in consiglio è lo stesso per cui i cittadini mi hanno votato, ovvero al fianco del Sindaco Maria Grazia Vittimberga: ho sempre avuto fiducia nel suo operato e continuo ad averla. Fiducia che mi è stata ripagata già nei mesi scorsi con l’assegnazione di alcune deleghe importanti tra cui l’urbanistica.
In questi due anni mai ho espresso la volontà di voler fare l’assessore e sono felice per la nomina di Gaetano Muto e Andrea Liò, due amici prima che due politici; allo stesso tempo mi sento rassicurato di avere di nuovo in Giunta l’avvocato Maria Micalizzi ed onorato di poter iniziare a lavorare al fianco del professor Giuseppe Fera.
Per quanto concerne la mia assenza dall’ultima seduta consiliare è strettamente dovuta ad eventi familiari, per fortuna lieti, che in questi giorni mi hanno portato lontano dalla Calabria, ognuno di noi ha una vita privata fuori dal consiglio e trovo riprovevole approfittare della mia unica assenza in consiglio per creare uno scenario politico inesistente.
Il Quotidiano del Sud addirittura ha voluto farci un articolo sulla mia “assenza dovuta alla delusione per il mancato assessorato”, ciò mi fa ridere ma mi fa anche riflettere: chi ha suggerito questa menzogna ad una giornalista che non vive la nostra realtà?
Ma adesso non ci penso, mi godo il momento di gioia personale e nei prossimi giorni tornerò a Isola Capo Rizzuto e mi riprenderò a lavorare con impegno per i miei cittadini, come ho sempre fatto sin dal primo giorno, e lo farò vicino a chi mi ha permesso di sedere tra questi banchi: Maria Grazia Vittimberga.
