Vibo Valentia

Polizia di stato e Carabinieri arrestano latitante ritenuto esponente di spicco della criminalità siciliana

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La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno proceduto, nel pomeriggio di ieri, alla cattura di un latitante, ritenuto esponente di spicco della criminalità organizzata siciliana, dando esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Catania, nell’ambito dell’Operazione Quadrilatero dello scorso mese di settembre.

Le indagini svolte dal Comando Provinciale – Reparto Operativo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catania, per il reato di associazione dedita al narcotraffico, avevano fatto emergere il ruolo del soggetto nel commercio degli stupefacenti.

Il latitante, che si era sottratto alla cattura già dallo scorso 20 settembre 2021, viaggiava a bordo di un’autovettura, e probabilmente, stava facendo rientro in Sicilia. Alla guida invece veniva identificato un uomo del vibonese, già noto alle forze dell’ordine.

L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia Stradale, che aveva fermato il veicolo in autostrada, tra gli svincoli di Pizzo e S. Onofrio, direzione sud, induceva gli agenti ad approfondire i controlli sull’autovettura e sull’effettiva identità dei fermati.

Difatti, il documento esibito dal siciliano mostrava segni che ne mettevano in dubbio la reale autenticità.

Condotti in ufficio, il personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia avviava, con l’ausilio della Polizia Scientifica, mirate attività dalle quali si evidenziava che il latitante viaggiava con una carta d’identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al Green Pass, contraffatte.

Gli approfondimenti investigativi, svolti in stretta sinergia con il Reparto Operativo dei Carabinieri di Catania, disvelavano la reale identità dell’individuo, corrispondente al ricercato siculo, classificato come soggetto altamente pericoloso, vicino al clan Santapaola di Catania.

Il conducente del mezzo su cui viaggiava il latitante veniva tratto in arresto per il reato di favoreggiamento e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Il latitante siciliano, dopo le formalità del caso, veniva associato presso la locale Casa circondariale.

Sul suo conto si è riscontrato che aveva trascorso i 6 mesi di latitanza tra la Grecia e l’Albania.

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