Gioia Tauro: dalla prossima settimana il porto sarà aperto alle navi ultra-large (lunghezza 400 metri) anche di notte
Dalla prossima settimana, il porto di Gioia Tauro aprirà il canale portuale all’ingresso delle navi ultra-large (lunghezza 400 metri) anche di notte. Si tratta di una decisione strategica adottata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, in sinergia con l’Autorità marittima, per garantire un maggiore incremento dell’operatività dello scalo, con l’obiettivo di determinare un’ulteriore crescita dei suoi traffici.
A tale proposito, e al fine di migliorare la sicurezza della navigazione anche nelle ore notturne, l’Ente guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli ha disposto l’installazione di un sistema di rilevamento e gestione dei dati relativi alla corrente, all’altezza delle onde, alla marea e ai dati metereologici.
Strutturato in tre diverse cabine, posizionate in altrettanti punti lungo il canale portuale, il sistema assicurerà la gestione in sicurezza dell’ingresso delle navi di ultima generazione 24 ore su 24.
Se non ci fossimo trovati in questa fase di particolare crisi, dettata dalle vicende sanitarie legate al nuovo coronavirus ha spiegato il commissario straordinario Andrea Agostinelli avrei parlato di svolta epocale del porto.
Nei fatti, oggi, l’apertura dello scalo ai cosiddetti giganti del mare, anche nelle ore notturne, servirà a calmierare i cali fisiologici dei traffici, dettati dalla congiuntura globale che sta interessando il mercato internazionale.
Del resto ha aggiunto Agostinelli il nostro porto è strettamente collegato all’area del Far East che, di conseguenza, influenzerà l’andamento del nostro lavoro.
Con lo sguardo ai dati tecnici la nuova strumentazione è dotata della più avanzata tecnologia di settore. Nello specifico, il sistema capterà i dati e li invierà ai data logger, che li “custodiranno” e li invieranno in tempi predeterminati ad un server FTP con un metodo di trasmissione via GPRS.
In questo modo l’intera raccolta dati potrà essere prelevata, elaborata e visualizzata su un sistema webgis, anche per la successiva pubblicazione sul sito internet dell’Ente per un intervallo di tempo minimo di tre anni. Sarà così possibile gestire gli allarmi e inviare gli allert, ma anche archiviare i dati e visualizzare gli storici secondo specifici diagrammi.
Inserito nel complessivo programma di rilancio del porto, sempre più proiettato verso una maggiore operatività, è in arrivo un nuovo rimorchiatore di ultima generazione che andrà ad implementare l’attuale dotazione dello scalo. Considerato, infatti, l’ingresso in porto di sempre più numerosi portacontainer ultra-large si è reso necessario rimodulare il parco macchine con rimorchiatori più potenti.
A definire le performances del nuovo mezzo, realizzato dalla società vietnamita Damen, sono i suoi parametri tecnici. Di lunghezza media superiore ai 27 metri, ha una larghezza di circa 13 metri. Ha un pescaggio di oltre 6 metri e una potenza di motore pari a 5050 bkW, destinato alla movimentazione dei cosiddetti giganti del mare.
Tra le altre decisioni positive che stanno animando l’operatività dello scalo di Gioia Tauro va, altresì, inserito il prolungamento dell’attività dell’Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione professionale del porto di Gioia Tauro.
All’art. 11 del decreto Milleproroghe 2020, il Governo ha infatti previsto l’ampliamento del periodo di finanziamento dell’Indennità di Mancato Avviamento (IMA), che da 36 mesi sarà così esteso a 48 mesi, estensione che determinerà un altro anno di finanziamento in aggiunta ai tre inizialmente previsti.
Istituita nel luglio del 2017, con scadenza prevista nel luglio 2020, per dare risposte alla crisi che per anni ha investito lo scalo portuale calabrese, la Gioia Tauro Port Agency, guidata dall’amministratore unico Cinzia Nava, è partecipata al 100% dall’Autorità portuale di Gioia Tauro.
Nel suo elenco sono confluiti quei lavoratori risultati in esubero dalle imprese operanti ai sensi dell’art. 18 della legge 84/94, autorizzate alla movimentazione container, che alla data del 27 luglio 2016 usufruivano di regimi di sostegno al reddito nelle forme di ammortizzatori sociali.
Degli iniziali 377 lavoratori iscritti nel suo elenco, ex dipendenti di Medcenter Container Terminal, dopo il reintegro della maggior parte ad opera del terminalista, attualmente risultano iscritte 37 unità che ora potranno continuare ad usufruire del pagamento dell’Indennità di Mancato Avviamento corrisposta dall’Inps per ciascuna giornata non lavorata, compresi gli assegni familiari e il bonus Renzi.