Presentazione a Santo Stefano in Aspromonte del volume Gli Aragonesi di Napoli
Nell’ambito degli incontri culturali promossi dal Comune di Santo Stefano in Aspromonte e inseriti nelle iniziative dell’Estate 2022, è stato presentato nel locale Auditorium il volume di Giuseppe Caridi, Gli Aragonesi di Napoli. Una grande dinastia del Sud nell’Italia delle Signorie, edito da Rubbettino.
I lavori sono stati introdotti dal sindaco dott. Francesco Malara, che, dopo avere ringraziato il dott. Giovanni Surace per la proficua collaborazione nell’organizzazione di questi eventi, ha voluto evidenziare il legame culturale tra il suo Comune e la Storia Patria per la Calabria di cui il prof, Caridi è Presidente che ne ha ufficialmente riconosciuto la priorità meridionale nei Moti del 1847, quando nell’agosto di quell’anno, su iniziativa dei fratelli Romeo è stata sventolata la bandiera tricolore.
Il dott. Malara ha quindi invitato il folto pubblico presente a dedicare un minuto di raccoglimento alla memoria del prof. Elio D’Agostino, recentemente scomparso e promotore di numerose iniziative per valorizzare il ruolo di Santo Stefano nel Risorgimento.
A dialogare con l’Autore del libro è stato il dott. Fabio Arichetta, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dalla quale è incaricato di fornire i pareri sulla toponomastica regionale richiesti dalle Prefetture.
Dopo avere letto un breve curriculum del prof. Giuseppe Caridi già ordinario di Storia Moderna nell’Università di Messina, autore di numerose pubblicazioni e insignito di importanti riconoscimenti Arichetta gli ha chiesto di esporre le motivazioni alla base di quest’ultimo suo volume e l’evoluzione della dinastia aragonese, in carica nel Regno di Napoli dal 1442 al 1501.
Il prof. Caridi, oltre a rispondere puntualmente alle domande del relatore, su sollecitazione di altri interventi ha spaziato sulla storia del Mezzogiorno dai Normanni ai Borbone.
I lavori sono stati conclusi dal sindaco molto soddisfatto dell’esito dell’incontro che ha ringraziato l’Autore, il Relatore e il numeroso pubblico.