Lettera aperta dell’ing. Giuseppe Meduri sul ponte di Pilati a Melito Porto Salvo
Con la presente spero di poter scuotere qualche coscienza e smuovere accelerando l’iter procedurale per l’urgente riapertura del ponte di pilati.
La mia non vuole essere assolutamente una lettera di protesta, ma un invito a fare, ed a fare anche in fretta prima che succeda qualche disgrazia, come annunciato da più parti, e dietro l’angolo per la pericolosità ed i rischi che tantissima gente è costretta a vivere quotidianamente a causa del ponte sequestrato, e costretta quindi a riversarsi sulla 106.
Veniamo ai fatti: il ponte viene messo sotto sequestro una prima volta quando io ero sindaco. Il giorno dopo il sequestro, per dovere e rispetto per il ruolo che ricoprivo per volontà popolare, e soprattutto per rispetto verso i miei cittadini, mi sono recato in procura a parlare con il magistrato che aveva il caso, assumendo tutte le info per intraprendere le conseguenti azioni necessarie a risolvere tale problema.
Seguendo e rispettando quanto ordinatomi, dopo aver ottenuto le indicazioni in procura e facendo i lavori necessari indicati nella perizia fatta da un professionista esterno all’amministrazione comunale, siamo arrivati anche se in un tempo anche abbastanza lungo alla riapertura.
Voglio evidenziare che sono stati eseguiti passo passo tutti i lavori indicati nella perizia prima del dissequestro finale e che contrariamente a quanto asserito da qualche assessore non sono stati sbagliati i lavori, ma fatti quelli necessari ed indicati nella perizia!
Pur non entrando, nel merito della perizia, non ho mai avuto la presunzione e forse manco le capacità e le competenze tecniche pur essendo ingegnere, voglio ricordare a me stesso e a quanti leggono che ogni singola campata durante le prove in sito è stata caricata con quattro mezzi pesanti contemporaneamente fermi sulla stessa.
La perizia chiaramente è stata inoltrata in procura congiuntamente a tutti gli atti amministrativi. Succede purtroppo che il ponte viene
risequestrato a circa quasi un anno dalle mie dimissioni e ad un anno dalla riapertura. Viene fatta una seconda perizia, posta sempre a carico dei cittadini di Melito.
Non ho avuto modo di leggere la perizia, ma se dall’esito della stessa il ponte non è transitabile mando a livello pedonale c’è molto chiaramente qualcosa che stride e che non và. Mi chiedo e chiedo al signor sindaco ma perché i due tecnici che hanno redatto le perizie non sono stati messi a confronto, non hanno dialogato tra loro.
Da incompetente e da normale cittadino mi domando e non so darmi una risposta o non me la voglio dare, ma se il ponte con quattro camion carichi contemporaneamente su una campata non dà segni di cedimento è mai possibile che non sia transitabile almeno ai mezzi leggeri o soltanto ai pedoni ed ai ciclomotori? Non voglio fare nessun confronto con altri ponti!
Il nuovo sequestro arriva con la commissione straordinaria è vero ed anche l’incarico per la nuova perizia e vengono spesi tra perizie e lavori circa ottanta mila euro. Ma poi arriva la nuova amministrazione ed il sindaco che come prima soluzione richiede ufficialmente la PASSARELLA DI LEGNO!!
Si proprio così, nel 2021-22 la passarella di legno e meno male che non ha pensato alle liane!!! Passa il tempo ed ancora oggi non sappiamo quale strada viene praticata in quanto a seguito dell’interessamento del comitato di quartiere pilati e dell’onorevole Cannizzaro la regione Calabria con la protezione civile se non erro trova le risorse richieste circa settecentomila euro.
Il sindaco successivamente in consiglio comunale nelle comunicazioni attaccando indegnamente i cittadini della stessa frazione afferma che sta giocando con due mazze di carte muovendosi su due fronti, sia la regione che la città metropolitana e ci dice che con settecentomila euro il ponte verrà aperto solo dopo i lavori, ma a corsia alternata!
Verrebbe da dire: cose da pazzi! Sindaco il singolo cittadino Meduri, le CHIEDE di confrontarsi con la sua giunta ed i componenti del consiglio comunale per vedere quanti condividono la richiesta della passarella di legno e quanti ne erano e ne sono a conoscenza,
dopo con un po’ di umiltà, che mi consenta, le manca, faccia un tavolo di lavoro permanete coinvolgendo i cittadini di pilati, che più di tutti e forse come lei, sono interessati alla risoluzione di detta problematica, scegliendo un paio di persone da far sedere a questo tavolo, magari guardando un pochino in là delle singole simpatie o antipatie.
Sindaco le chiedo quanto sopra perché i cittadini di pilati hanno avuto una compostezza ed una dignità invidiabile e non hanno pensato di fare nessuna protesta eclatante.
Le ricordo che oltre al ponte, sono gli unici che hanno subito l’ordinanza che ha portato al sequestro degli ombrelloni e della rete di pallavolo se per legittima, sono gli unici che sopportano da mesi la fogna che scende a furor di popolo nella fiumara e che scende ancora oggi dal ponte della 106, non sono gli unici purtroppo che sopportano la spazzatura per decine di giorni sotto casa o la carenza di acqua, ed hanno sicuramente la mia solidarietà e la mia stima per quel poco o niente che vale.
Sulla fogna, sulla spazzatura ed tanto altro scriverò in separata sede per il momento mi soffermo sul ponte chiuso e faccio appello alla sensibilità di sua eccellenza il prefetto e del presidente della regione Roberto Occhiuto chiedendo loro di attenzionare la problematica facendo diffida all’esecuzione ed magari come ultima razio di attuare ove si ritenesse necessario anche poteri sostitutivi.
Ad oggi non sappiamo E NON E’ DATO SAPERE come si interverrà, non c’è alcuna certezza e soprattutto con quali soldi, SINDACOOOOO i cittadini tutti meritano più rispetto, più attenzione più informazione e qualcosa di più di una passarella in legno computata in euro ventisettemila.
Ing. Giuseppe Meduri