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Calabria

Crisi energetica, il consigliere regionale Lo Schiavo «la Regione copra gli aumenti delle bollette nelle case Aterp»

Antonio Lo Schiavo

«Non passa giorno che non si registrino appelli alle Istituzioni da parte di singoli imprenditori, associazioni di categoria, organismi sindacali, affinché si intervenga al più presto per mitigare gli effetti catastrofici che l’aumento dei costi di energia e materie prime ha sulla tenuta di numerosissime piccole e medie imprese.

Un processo inarrestabile che mette a dura prova il tessuto economico e produttivo del Paese e rischia di annullare migliaia di aziende e bruciare un numero incalcolabile di posti di lavoro. Non va meglio per le famiglie che si trovano, senza alcun supporto, a fronteggiare i rincari vertiginosi delle utenze energetiche e dei prezzi dei beni di consumo che minacciano di impoverire anche chi ha un lavoro regolarmente retribuito».

È quanto dichiara, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, invocando misure straordinarie a tutti i livelli per contrastare il caro-energia.

«Siamo di fronte ad un mix esplosivo afferma il consigliere regionale frutto di una congiuntura globale ma che nel nostro Paese assume contorni ancor più gravi, tanto che si profila all’orizzonte un dramma economico e sociale senza precedenti.

In un’economia debole come quella calabrese, poi, gli effetti della crisi energetica costituiscono un pericolo devastante che potrebbe causare danni irrimediabili all’economia ma anche all’assetto sociale.

Per questo è necessario intervenire al più presto introducendo quelle misure e quelle forme di ristoro che vengono invocate senza tregua dalle organizzazioni di rappresentanza: sgravi dell’Iva sulle bollette e delle accise sui carburanti, credito d’imposta alle imprese, tassazione degli extra-profitti delle aziende energetiche i cui proventi vanno impiegati per calmierare i costi al consumo.

Non si dimentichino, però ammonisce Lo Schiavo le fasce deboli e le famiglie, rispetto alle quali anche la Regione Calabria può e deve introdurre misure di sostegno al reddito, di incentivi all’autoproduzione di energia e sostegno alla nascita delle comunità energetiche.

Ancora, come fatto dal Lazio, la Regione si faccia carico del pagamento della quota dei rincari nelle case di edilizia residenziale pubblica gestite dall’Aterp».

Per il consigliere regionale: «Quella che abbiamo davanti è una vera e propria emergenza e come tale deve essere affrontata. La risposta alla crisi energetica non resti solo argomento di propaganda e contesa elettorale ma diventi il centro di ogni azione politica e decisionale, a tutti i livelli.

Abbiamo il dovere, in questa difficile congiuntura, di non lasciare nulla d’intentato per dare risposte ad imprese e cittadini. Il rischio è davvero troppo alto per restare a guardare senza intervenire».

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