Caos URP Comune, Ripepi “il 95% delle segnalazioni fatte dai cittadini vanno negli inferi del dimenticatoio”
Lasciate ogni speranza o voi che chiamate l’URP del Comune di Reggio Calabria. Anche Dante rimarrebbe sbigottito e senza parole dinanzi alla porta dell’inferno con sopra scritto “URP Comune Reggio Calabria”.
Su 11.000 richieste pervenute nel 2021 all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune, 10.500 (95%) non si sa che fine abbiano fatto.
L’inettitudine ed inefficienza del team Falcomata le hanno inghiottite, mentre i cittadini continuano a telefonare al numero dedicato con la speranza di ricevere una qualche risposta.
Il quadro preciso con tanto di dati statistici, lo ha snocciolato ieri il Dirigente dello stesso settore davanti ad un registratore ed ai commissari della Commissione Controllo e Garanzia.
Quindi lo ripetiamo perché ciò che avviene all’interno del Comune di Reggio resti bene impresso a tutti.
Gli ignari cittadini reggini chiamano fiduciosi l’URP, per segnalare i problemi che l’amministrazione dovrebbe risolvere o per conoscere lo stato dell’arte dei processi amministrativi avviati nel tempo con la speranza di essere addirittura ascoltati, ma non sanno che il 95% delle loro richieste vanno in un abisso indefinito dove nessuno è più in grado di conoscere le coordinate della legittima richiesta che è addirittura prevista per legge.
Solo il 5,6% delle richieste viene definito, il 13,1% viene preso in carico senza essere completato, il restante 81,3% finisce nel limbo indefinito dell’inefficienza e della sciatteria politica organizzativa dell’amministrazione più insufficiente della storia.
Sembra un paradosso, ma è proprio il Dirigente dell’ufficio Relazioni con il Pubblico ad essere il minor responsabile di un vero disastro organizzato all’interno del quale tutti i settori del Comune fanno acqua da tutte le parti e dove ognuno ha il suo feudo senza dare confidenza a nessuno.
Allo stato, la piattaforma informatica dell’ufficio recepisce i dati provenienti dalle richieste e le smista ai vari settori del Comune che dovrebbero conseguentemente provvedere a risolvere i problemi ed inserire i dati di ritorno che permettono all’ufficio stesso di informare l’utente.
Di quello che succede dopo l’inserimento dei dati nella piattaforma non si sa più nulla poichè i vari uffici collegati sono sordi, ciechi e muti e non hanno alcuna intenzione di relazionarsi con lo strategico snodo che deve informare i poveri cittadini reggini trattati come sudditi del sommo regno di Giuseppe Falcomatà al quale, evidentemente, non sono bastati neanche i devastanti e puntuali report che il buon Dirigente dell’URP non ha fatto mai mancare al Capo Staff del Sindaco per convincerlo, assieme ai suoi collaboratori a prendere un serio provvedimento risolutivo.
Nessuno fa quello che deve fare, e nessuno prende alcun provvedimento utile a fare funzionare uno dei più importanti uffici del Comune.
Insomma nessuno sa niente, nessuno ha visto niente e nessuno vuole fare niente.
Questa brutta storia si collega ad altrettante brutte storie che siamo costretti a raccontare quasi quotidianamente per cercare di scoperchiare il vaso di pandora che nasconde il torpore e l’incapacità politico amministrativa che ha ridotto la nostra meravigliosa Città a ricoprire gli ultimi posti di tutte le classifiche di rilevazione di qualità della vita.
I Cittadini per Falcomatà non contano nulla e non devono assolutamente capire tutto ciò che sta avvenendo all’interno del palazzo di cristallo nero dove anche l’importantissimo ufficio stampa che serve a far conoscere le attività amministrative ai cittadini è stato scientemente annientato. L’unica speranza è che tutto finisca presto.