Nuova gestione regionale del ciclo dell’acqua e dei rifiuti: il Consiglio comunale reggino chiede chiarezza
«Fin quando non saranno chiarite tutte le questioni poste dal Comune di Reggio Calabria, l’Ente non aderirà ad ArriCal». Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, nel corso dei preliminari del Consiglio comunale odierno, ha illustrato all’aula “Piero Battaglia” la posizione espressa da Palazzo San Giorgio all’incontro fra i sindaci calabresi ed il Governatore, Roberto Occhiuto, sulla riforma del settore idrico integrato portata avanti dalla Cittadella di Catanzaro. Brunetti ha parlato di «un confronto leale e schietto» avuto con il Presidente della Giunta regionale, al quale ha ribadito che «Reggio non farà un salto nel buio rispetto ad una proposta che presenta, ancora oggi, numerose incognite».
«Ho chiesto – ha detto Brunetti – delucidazioni in merito ad un’idea di sistema idrico impostata su una società tuttora priva di un Piano industriale. Avrei voluto sapere, per esempio, anche in che termini le nostre partecipate faranno parte di questo programma e quale sarà il destino dei loro lavoratori. Richieste doverose alle quali, purtroppo, non è seguita alcuna risposta se non un vago “poi vedremo”». «Ritengo sia da condannare – ha aggiungo – il mancato coinvolgimento dei sindaci nel momento in cui si compie un passo epocale per le nostre comunità».
Tesi sposate appieno dal consigliere e sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che ha sottolineato come, «finalmente, il nostro Comune abbia avuto la possibilità di interloquire con il Governatore sul grande cambiamento che interessa il sistema idrico». «Nulla si sa del Piano industriale – ha ribadito – niente di niente sul futuro delle nostre società “in-house” e sui loro dipendenti. I sindaci di questo territorio ancora attendono di essere ricevuti dalla Regione».
Il dibattito è proseguito con l’assessore al Patrimonio Edilizio, Francesco Gangemi, che ha respinto al mittente le accuse mosse dalla minoranza e, rispetto ad una recente sentenza del Tar, ha chiarito che «l’amministrazione continuerà a difendersi nelle sedi opportune, senza commentare la pronuncia dei giudici amministrativi nei quali continuiamo a riporre massima fiducia». Lo stesso Gangemi, durante i lavori del consiglio, ha raccolto la vicinanza dei colleghi di maggioranza, con il sindaco facente funzioni che, nel confermare il pieno sostegno all’assessore, ne ha delineato le «grandi doti umane e politiche costantemente proiettate al bene della collettività».
Il Consiglio comunale è proseguito con la discussione e l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio, molti risalenti agli anni che vanno dal 2008 al 2012, sui quali hanno relazionato i consiglieri Pino Cuzzocrea, Teresa Pensabene, Antonio Ruvolo e Giuseppe Sera. Sulla questione, il consigliere Versace si è soffermato per evidenziare come «sia passato del tutto inosservato un aspetto determinate per la città ed i cittadini». «Dal 31 dicembre – ha ricordato – saremo definitivamente fuori dal Piano di riequilibrio, frutto di una stagione buia che ha prodotto quel cumulo di numerosi e ingenti debiti che siamo ancora costretti a riconoscere. Con il nuovo anno, questa amministrazione sarà finalmente libera dai vincoli che le impedivano di contrarre mutui o fare assunzioni». Ed a proposito di assunzioni, l’assessore al Personale, Francesco Gangemi, ha annunciato che, il prossimo 16 gennaio, scadranno i termini del bando per individuare la società che gestirà i concorsi programmati dall’Ente. «Non si pensi – ha affermato il delegato di giunta – che queste selezioni possano risolvere il problema della disoccupazione in città. Tutti insieme, dovremo creare le condizioni per rendere il territorio attrattivo sotto l’aspetto degli investimenti».
L’assemblea ha, quindi, approvato la Ricognizione periodica delle aziende partecipate, il Piano economico e finanziario 2021 del servizio di Gestione dei rifiuti urbani – riconoscendo l’invarianza delle tariffe – e la variazione del Programma triennale delle Opere pubbliche 2022/2024 per l’inserimento di dieci nuovi finanziamenti e diverse modifiche alle annualità sugli interventi previsti.
L’unanimità dell’aula, infine, ha votato favorevolmente la mozione sull’Istituzione di uno sportello priorità all’anagrafe centrale e negli uffici decentrati a favore delle persone con disabilità, degli anziani ultra-settantacinquenni, delle donne incinte dalla venticinquesima settimana e degli utenti con particolare fragilità.