La Regione Calabria tra le eccellenze nazionali in tema di formazione del personale
La XXI edizione del Premio Filippo Basile, che si è svolta a Roma lo scorso 19 maggio, ha visto tra le amministrazioni premiate anche la Regione Calabria. Il premio riguarda due corsi di formazione organizzati dal Dirigente del Settore Sviluppo delle competenze, Sergio Tassone e dalla funzionaria responsabile dell’Ufficio Formazione del personale, Alessandra Magro.
Il premio, organizzato dall’AIF (Associazione Italiana Formatori) e rivolto a tutte le Pubbliche Amministrazioni (Ministeri, Enti pubblici, Regioni, Province, Comuni, Aziende sanitarie e ospedaliere, Camere di Commercio, Scuole, Università, etc.), si propone di premiare, valorizzare e diffondere le migliori esperienze formative realizzate dalle Pubbliche Amministrazioni, per lo sviluppo delle Risorse Umane e per il miglioramento concreto dei servizi offerti alla persona e ai cittadini.
A ritirare il premio Alessandra Magro e Marina Patrizia Petrolo, Direttore Generale del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, in rappresentanza della Regione Calabria. Alla Regione Calabria sono stati conferiti i premi per 2 interventi formativi, destinati al personale interno all’Ente, in particolare: un Premio di Merito per il Corso di formazione sul Risparmio energetico (per la Sezione “Reti e Sistemi Formativi”) ed un Premio di Eccellenza per il Corso di formazione sulla lingua dei segni (per la Sezione “Processi e Progetti Formativi”).
Il Corso di formazione sul risparmio energetico, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro, ha offerto, con specifico taglio operativo, utili indicazioni sull’efficienza energetica in ufficio e il corretto utilizzo delle apparecchiature e dei diversi dispositivi (climatizzatori, ascensore, illuminazione, stampanti, etc.) per come prescritto dalla Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Il Corso ha visto la partecipazione di oltre 200 dipendenti (ben 4 aule formative), non solo degli Uffici afferenti alla sede centrale di Catanzaro, ma anche le sedi periferiche di Cosenza e di Reggio Calabria, capillarizzando l’intervento su tutto il territorio regionale. Lo stesso percorso didattico è stato inserito anche nella formazione dei neoassunti nei Centri per l’Impiego che hanno preso servizio in questi giorni. Tra l’altro, dall’analisi dei dati forniti dal Dipartimento Economia e finanze e rilevati dalle bollette dei consumi elettrici in Cittadella Regionale, è risultato un effettivo risparmio nel periodo novembre 2022 – marzo 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il Corso di formazione sulla lingua dei segni, organizzato in collaborazione con l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi, aveva l’obiettivo di far scoprire un nuovo mondo, spesso vicino ma invisibile, e far conoscere e promuovere la Lingua dei Segni e la Cultura dei Sordi: informare e sensibilizzare la società in generale o particolari contesti operativi e lavorativi sulle tematiche di base inerenti l’interazione e la comunicazione con le persone sorde e ai processi d’inclusione, approcciandosi agli aspetti specifici della sordità, con particolare attenzione a quelli sociali, linguistici e culturali.
Il percorso formativo è stato molto utile perché all’interno dell’Ente ci sono dei dipendenti che utilizzano la lingua dei segni ma che hanno notevoli difficoltà nella comunicazione con i colleghi, quindi il corso è servito ad avvicinare i dipendenti tra di loro: un importante primo passo verso l’inclusione attiva dei sordomuti. Corso particolarmente voluto dall’Assessore al Personale, Filippo Pietropaolo, che aveva consegnato personalmente gli attestati di partecipazione.
Concorsi al Comune: il bando è contrario al regolamento per l’accesso all’impiego approvato dalla stessa Giunta Comunale
Condivido in pieno le valutazioni politiche e tecniche compiute sul tema dei concorsi sia dalla Senatrice Avv. Tilde Minasi che dal Consigliere Regionale Giuseppe Neri, che hanno posto l’accento sulle gravi lacune che questi concorsi da remoto pongono in termini di trasparenza, oggettività nelle valutazioni e costi sociali. Da Consigliere Comunale di opposizione, all’indomani della pubblicazione di questi ormai tristemente famosi bandi da remoto, ho acquisito copia del Regolamento Comunale per l’accesso all’impiego approvato dalla Giunta Comunale con Delibera 5/2023. Dopo un’attenta verifica, ho potuto constatare che questi bandi di concorso contrastano con lo stesso Regolamento Comunale e vi spiego il perché: l’ articolo 14, comma 1, lettera H del regolamento per l’accesso all’impiego approvato dalla stessa Giunta Comunale prevede che il bando di concorso deve indicare la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove che potranno essere effettuate digitalmente
in presenza o da remoto. Ed invece i bandi di concorso, anziché indicare con chiarezza come si svolgeranno le prove da remoto, prevedono che le modalità di svolgimento saranno comunicate solo in un secondo momento, con un rinvio che di fatto rappresenta una vera e propria violazione del regolamento.
In sostanza, questa maggioranza contraddice se stessa, pubblicando dei bandi di concorso da remoto in violazione del regolamento comunale! Inoltre, nei bandi mancano anche le valutazioni da dare alle risposte, i criteri di valutazione delle eventuali domande a risposta aperta, tutti elementi che purtroppo determineranno una grande mole di ricorsi e quindi di ritardi, a danno della Città, dei giovani e delle famiglie che da tempo attendevano di cimentarsi nei concorsi, per trovare lavoro nella propria città. Se l’intento di questa maggioranza era di semplificare e velocizzare le procedure, come mai si sono scelte le modalità da remoto? Come mai si è rinunciato a Formez? Questi bandi, così formulati, non faranno altro che appensantire l’iter dei concorsi, produrre contenzioso e allungare i tempi.
Ma c’è di più. Si tratta di concorsi che penalizzano le fasce più deboli della popolazione, poiché costringono i candidati a dotarsi di computer e altra strumentazione tecnica specifica, sostenendo quindi costi che, in questo delicato momento storico, tante famiglie e tanti giovani non possono permettersi. Quindi assistiamo purtroppo anche ad un totale disinteresse politico e sociale di Brunetti, Gangemi e di questa maggioranza nei confronti delle persone in difficoltà. L’ennesima pagina triste ed inaccettabile scritta da un’amministrazione di f.f. scollata dalla realtà cittadina e dalle esigenze dei più fragili.