2524 ingressi per il 2 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Un flusso di visitatori senza sosta ha caratterizzato anche quest’oggi il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con ben 2524 ingressi. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha voluto istituire questa nuova giornata con ingresso gratuito per celebrare la Festa della Repubblica, insieme alle altre due ricorrenze del 25 aprile e del 4 novembre.
«Anche oggi abbiamo visto moltissime persone entrare al MArRC – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Un nuovo successo, che in qualche modo replica quello della Festa della Liberazione, quando il 25 aprile scorso erano stati staccati ben 5462 biglietti. Tanti i turisti italiani e stranieri che hanno scelto di raggiungere la Città sullo Stretto, ma anche i Calabresi che hanno voluto visitare i quattro livelli espositivi e ammirare i magnifici Bronzi di Riace e di Porticello».
Anche domenica 4 giugno, con l’iniziativa Domenica al Museo, si potrà accedere gratuitamente al MArRC, che sarà aperto con orario continuato dalle 9.00 alle 20.00. In attesa dell’inaugurazione della nuova grande mostra “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, si potrà ancora visitare in Piazza Paolo Orsi l’esposizione “Sullo scaffale dello speziale. Vasi da farmacia nella Calabria del Settecento”, curata dal direttore Malacrino insieme alle archeologhe Mariangela Preta e Maria Domenica Lo Faro. A essa di aggiungono la mostra “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, curata sempre dal direttore del MArRC con splendide fotografie di Luigi Spina, e la piccola sezione “Depositi in Mostra”, curata dal direttore Malacrino e dal funzionario archeologo Daniela Costanzo.
«Una nuova opportunità per visitare il Museo con una gratuità rivolta a tutti, nell’ottica di una “cultura condivisa” – aggiunge il direttore Malacrino. Ancora una volta ringrazio il personale di vigilanza del MArRC, che in queste giornate di alta affluenza riesce a gestire ogni difficoltà con cortesia e professionalità».