Reggio Calabria
Ue risponde a Sofo su ospedale Oppido Mamertina “istituzioni garantiscano cure anche nelle aree interne”
La Commissione europea è intervenuta sul tema della salvaguardia degli ospedali delle aree interne calabresi sollevato a Bruxelles dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo, il quale aveva presentato un’interrogazione sullo smantellamento dell’ospedale di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria.
Il commissario europeo Stella Kyriakides ha così risposto a Sofo ricordando l’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE che sancisce “il diritto di ogni persona di accedere alla prevenzione sanitaria e alle cure mediche”.
Un principio che secondo l’UE rende le istituzioni locali e nazionali responsabili “dell’assegnazione delle risorse ai servizi sanitari e all’assistenza medica, compresa l’attribuzione di risorse al fine di garantire una sufficiente disponibilità di personale sanitario nelle strutture sanitarie pubbliche”.
A tal fine la Kyriakides ha segnalato di aver “fornito sostegno agli Stati membri finanziando un cluster di cinque progetti riguardanti il deserto sanitario, il mantenimento del personale” e che “uno degli obiettivi del PNRR è affrontare le disparità regionali nell’ambito dell’accesso all’assistenza sanitaria e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in tutto il territorio nazionale italiano, creando strutture sanitarie locali quali Case della Comunità e ospedali locali e rafforzando l’assistenza domiciliare e i servizi di assistenza integrata, in particolare per le persone vulnerabili e con disabilità”.
Per Sofo “si tratta di una risposta che conferma la necessità che le istituzioni calabresi facciano tutto il possibile per garantire la sopravvivenza dei presidi sanitari anche e soprattutto nelle aree meno urbanizzate, poichè la carenza di infrastrutture e servizi di trasporto di cui soffre la Calabria è evidente che impedisca l’accesso alle cure nel momento in cui vengono meno gli ospedali di prossimità, così come è evidente che la salute della popolazione calabrese non possa dipendere dalla possibilità o meno di pagarsi privatamente delle cure o addirittura di organizzarsi viaggi e trasferimenti in altre regioni.
I governi precedenti, relegando la salute a ultima missione del PNRR e destinando a essa solo una parte residuale delle risorse negoziate con l’UE, hanno tradito lo spirito stesso del piano di rilancio menzionato dalla Kyriakides ma dobbiamo evitare che siano i calabresi a subire le conseguenze di tale responsabilità.
Confido dunque sul Presidente Occhiuto, che proprio in questi giorni ha annunciato la nascita della nuova rete territoriale e ospedaliera, affinchè all’interno del piano di rilancio del sistema sanitario calabrese si riescano a salvare questi che sono dei presìdi di civiltà”.