Reggio Calabria

Violenza sulle donne e nuovi casi di femminicidio, commissione Pari Opportunità del comune al lavoro per contrastare il fenomeno

palazzo san giorgio

“Il Comune di Reggio Calabria è in prima linea nella lotta alla violenza sulle donne e nella realizzazione di servizi per accogliere e accompagnare le vittime di violenza attraverso l’azione di sensibilizzazione e di ascolto, svolta dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità Teresa Pensabene, in sinergia e in collaborazione con l’operato dell’assessora alle Politiche di Genere Angela Martino e le varie Associazioni impegnate sul campo.

“Un’azione continua e costante – si legge in una nota diffusa dalla Commissione – che deve essere mantenuta anche fuori dalle consuete date dedicate a livello nazionale. Come afferma la Presidente Pensabene, soprattutto alla luce dei recenti fatti che hanno occupato le cronache dei giornali, ossia le violenze di gruppo perpetrate da giovanissimi nei confronti di coetanee, come avvenuto a Palermo e a Caivano, la donna accoltellata a Milano dal compagno dal quale si stava separando, l’omicidio della ventunenne di Silandro da parte dall’ex compagno già denunciato dalla vittima e tanti altri episodi di abusi e violenze ai danni di minorenni emersi nei giorni scorsi.

Avvenimenti dichiara Pensabene che richiamano prepotentemente all’attenzione di tutte le forze sociali e istituzionali il triste fenomeno della violenza di genere”.

“I dati di questi otto mesi del 2023 ne ribadiscono il trend in costante e continua ascesa, oltre 70 femminicidi di cui 52 uccise in ambito familiare o affettivo, da qui la gravità e l’urgenza di intervenire con maggiore efficacia per contrastare questa aberrazione che va estendendosi verso le fasce giovanissime di popolazione”.

“Qualche settimana fa, sono stati auditi in Ottava Commissione, unitamente all’assessora Martino, il Presidente dell’Associazione Agape, Mario Nasone, e la Presidente della Cooperativa sociale Sole Insieme, Giusy Nuri i quali in una lettera aperta avevano rivolto un appello alle amministrazioni comunali.

Nella missiva si chiede sostegno alla loro azione mediante la creazione delle condizioni perché venga garantita alle donne sole, vittime di violenza, e ai loro figli minori, che si trovano nella necessità, documentata dai Centri Antiviolenza, di dover abbandonare il proprio contesto familiare e abitativo, la possibilità di lasciare i centri di accoglienza per continuare il loro percorso autonomamente avvalendosi della riserva degli alloggi di cui all’art. 31 della L.R. 25 nov. 1996, n. 32.

Le conseguenze di questi mancati interventi hanno ricadute importanti non solo per le vittime di violenza, ma anche sotto il profilo del sistema di protezione e di accoglienza delle donne. Infatti paradossalmente le case di accoglienza che ospitano nell’emergenza le donne maltrattate, non potendo in molti casi dimetterle per la mancanza di soluzioni abitative, registrano spesso una situazione di esaurimento dei posti e l’impossibilità di poter procedere a nuove accoglienze.

Ciò comporta uno spreco di risorse rilevantissimo, una voce di spesa che potrebbe invece essere utilizzata per rafforzare i percorsi di autonomia delle donne accolte in protezione”.

La Presidente Pensabene e l’assessora Martino affermano “la vicinanza del Comune e ribadiscono il ruolo da sempre svolto dall’Amministrazione a sostegno delle Associazioni e si fanno inoltre carico della presentazione alla Commissione competente di una proposta di modifica del Regolamento per la concessione di alloggi di proprietà comunali o di beni confiscati alla ndrangheta, finalizzata a favorire il diritto di partecipazione anche alle donne vittime di violenza, sole e con figli”.

Nell’ultima seduta, con l’audizione in Commissione di Patrizia Gambardella, già Assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria, oggi Presidente dell’Associazione Il cuore di Medea, una realtà da anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne e contro la violenza di genere, la discussione si è accentrata sulla riflessione che oltre alle norme a tutela e protezione delle vittime di maltrattamenti e abusi, è quanto mai necessaria una vera e profonda rivoluzione culturale che parta dall’ educare i bambini e quindi i giovani e le famiglie al rispetto e alla parità tra i sessi e al superamento definitivo della logica del patriarcato ancora latente.

“Perché – afferma Pensabene – quando anziché condannare l’atto di abuso o violenza senza se e senza ma, l’opinione tende a colpevolizzare la vittima per come possa essere vestita o per come si sia comportata, vuol dire che ancora si è lontani dal superamento della logica maschilista e molto si deve ancora fare”.

Gambardella ha richiamato la piena attuazione della Convenzione di Istanbul che già vede impegnato il Comune di Reggio Calabria, accanto ad altri Comuni, in un Patto teso a promuovere misure condivise in favore delle pari opportunità e in difesa dei diritti delle donne.

Prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire penalmente gli aggressori sono i cardini della Convenzione che vuole promuovere maggiore uguaglianza tra i sessi al fine di costruire una società più paritaria e più equa che fornisca a tutti e a tutte gli strumenti per sviluppare le proprie potenzialità e raggiungere i traguardi professionali ed economici ambiti, senza impedimenti ed ostacoli dovuti a stereotipi o pregiudizi.

La consigliera Pensabene ha richiamato l’operato del Comune da sempre impegnato nell’azione di cambiamento culturale a favore della difesa e della tutela dei diritti delle donne, la stessa Commissione ha realizzato vari Progetti educativi destinati alle scuole primarie e secondarie della città sul tema del rispetto e della parità di genere e sulla difesa dei diritti della donna, con varie iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e coinvolgimento sul tema.

L’assessora Martino ha riaffermato l’impegno del Comune in favore delle donne vittime della violenza di genere con la divulgazione del numero verde, con la Casa delle Donne, a breve completata, una struttura pubblica, realizzata in un bene confiscato alla criminalità organizzata, e sarà destinata all’accoglienza temporanea delle vittime di abusi e violenze, step iniziale e fondamentale nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, in attesa della riacquisizione dell’autonomia personale e abitativa.

“Una sensibilità ed un impegno dimostrati e profusi durante la prima e la seconda consiliatura dell’amministrazione Falcomatà – conclude Pensabene – che fanno di Reggio Calabria un Comune in prima linea nella tutela e nella difesa dei Diritti delle donne e contro la violenza di genere”.

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