Reggio Calabria

3 minori deferiti per molestie a Rizziconi, Marziale “risultato di genitori acchiappalike e scuola tecno-azienda”

Nell’apprendere che tre minorenni, a Rizziconi (RC), sono stati deferiti dalle autorità inquirenti per continue vessazioni nei confronti di un’anziana signora ultraottantenne, non posso che esprimere preoccupazione per una deriva irrefrenabile rispetto alla quale occorre porre rimedi”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria. 

Famiglia e scuola hanno fallito continua il Garante ed il dato è inconfutabile, perché ad esse è affidato il mandato educativo. Episodi del genere, infatti, sono certamente da ascriversi alla voce “devianza minorile”, ma prima ancora alla voce “maleducazione, che fa in fretta a diventare reato e dunque da perseguirsi nella misura più congrua.

Se ne facciano una ragione i genitori, se ne faccia una ragione la scuola, entrambi impegnati a perseguire la famigerata innovazione tecnologica. Madri e padri più chattomani dei figli e scuola sempre più tecno-azienda”. 

“Così incalza il sociologo ad istruire bambini e adolescenti ci pensano i mass media, con i loro contenuti “acchiappalike dove è facile che una pornostar come Rocco Siffredi si proponga di impartire lezioni di educazione sessuale ed il bello si fa per dire è che tutto ciò viene rilanciato a titoloni finanche su telegiornali e quotidiani d’informazione fino a qualche anno fa considerati “vangelo”.

 Ecco il fulcro del problema, aver ceduto il timone del controllo ai media, incontrastati padroni dell’immorale morale contemporanea, che riescono finanche a vanificare, per mancata applicazione, leggi e protocolli di Stato promulgati per contenere gli eccessi in nome della tutela dei minori”. 

“I genitori tornino ad esercitare la responsabilità sui figli. Sono loro da sanzionare se omettono conclude Marziale e la scuola si innovi in termini di contenuti.

Educazione ai media e educazione sessuale sono discipline da istituire immediatamente come materie fondamentali, curriculari, il cui insegnamento sia affidato a docenti davvero preparati in materia e non ad avventori in qualche ora di convegno utile ad appiccicare chewing gum sotto i banchi dopo ore di annoiata masticazione”.   

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