Emessi dal Questore di Vibo Valentia sette D.A.spo. della durata di 2 anni
Il Questore di Vibo Valentia, nel quadro delle attività dirette a contrastare il fenomeno delle violenze in occasione di manifestazioni sportive, ha emesso nr. 7 Divieti di Accedere a Manifestazioni Sportive (D.A.spo.) per quanto verificatosi in occasione di una partita di calcio.
Nello specifico, nel corso del secondo tempo della gara “A.S.D. Comprens. Capo Vaticano – F.C.D. Rombiolese”, svoltasi presso il campo sportivo comunale “ S. Giovanni Bosco” della Frazione San Nicolò di Ricadi e valevole per il campionato Juniores Under 19 Regionali girone G, a seguito di uno scontro di gioco tra due calciatori che iniziavano successivamente a colpirsi con calci e pugni, si generava una rissa che vedeva coinvolti altri compagni di squadra, tra titolari e riserve, durante la quale anche dirigenti venivano buttati a terra e presi a calci.
Ciò determinava la necessaria decisione del Direttore di gara di sospendere definitivamente l’incontro per preservare l’incolumità fisica propria e degli altri partecipanti alla manifestazione sportiva.
Gli immediati accertamenti svolti dagli agenti della Digos della locale Questura hanno consentito di identificare i calciatori delle due squadre coinvolti nel tafferuglio e a conclusione dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, è stato adottato il provvedimento D.A.spo. per la durata di anni due.
Durante gli accertamenti, sono emerse anche le condotte di due dirigenti delle due squadre che, seppur intervenuti nel tentativo di sedare gli animi, tuttavia, non solo non fornivano all’arbitro la necessaria collaborazione per evitare di surriscaldare ulteriormente gli animi, ma hanno cercato di sminuire le condotte ritenute violente dallo stesso arbitro, favorendo la condotta antisportiva tenuta dai giocatori.
Agli stessi, analogamente ai calciatori, al termine dell’istruttoria amministrativa svolta, il Questore ha emesso il provvedimento inibitorio dell’accesso alle manifestazioni sportive ( D.A.spo.) per una durata di anni due.
Resta alta l’attenzione della Polizia Stato verso tutti i comportamenti violenti e pericolosi per l’Ordine Pubblico posti in essere negli stadi, al fine di consentire lo svolgimento sereno e sicuro delle competizioni sportive.