E’ sicuramente lodevole la proposta annunciata da Fratelli d’Italia riguardante la realizzazione di una pista ciclopedonale che colleghi la Val di Neto alla Riserva Marina di Capo Rizzuto.
Tuttavia, l’approccio propagandistico evidente nella nota solleva alcune perplessità: se le richieste sono già state avanzate attraverso la stampa, a cosa serve un incontro con il Presidente della Provincia?
Non sarebbe più opportuno che il consigliere Punelli e gli altri delegati si interfacciassero direttamente con i consiglieri delegati e gli uffici competenti anziché avviare una campagna mediatica senza affrontare prima la questione? Soprattutto, vista la loro forza istituzionale, hanno chiesto ai comuni se ci sono progetti già in essere?
La nota, infatti, sarebbe stata ancora più apprezzata se solo il consigliere provinciale e, soprattutto, quello comunale, ovvero Martina Mercurio, avessero menzionato il progetto della pista ciclabile di Isola Capo Rizzuto.
È importante sottolineare, prima che qualcuno in futuro si prenda delle paternità che non gli appartengono, che l’idea della pista ciclabile è emersa già all’inizio di questa amministrazione, con l’obiettivo di collegare tutte le spiagge della zona, integrando il bosco del Sovereto e il patrimonio storico come il porto e il castello aragonese.
Tale progetto, che percorre in maniera ecosostenibile l’Area Marina Protetta, è stato discusso e approvato anche nella commissione consiliare Recovery Found presieduta dal Consigliere Raffale Gareri, ha visto la partecipazione al bando “Next Generation UE” nel 2022, con il conseguente finanziamento di € 250.000,00 per la progettazione, che è stata poi approvata con delibera di giunta n° 243 del 28/12/2023.
Un progetto totale di € 10.000,000,00 ed in questo momento si è in attesa che i bandi del fondo sociale, o alternative come il POR, siano pubblicati per parteciparvi
È sorprendente che la Consigliera Comunale Martina Mercurio, tra le firmatarie della nota di Fratelli d’Italia, non fosse a conoscenza di questo importante progetto. Se un consigliere comunale non è al corrente degli atti prodotti dal proprio Comune, è certamente motivo di preoccupazione.
Tuttavia, considerando il dialogo che questa amministrazione ha aperto alle varie forze politiche, su vari temi del territorio, invitiamo i consiglieri provinciali presso i nostri uffici e quelli comunali in Consiglio, per accogliere suggerimenti migliorativi.
