Reggio Calabria

Locri: un’altra vittima di presunta malasanità all’ospedale cittadino, la rabbia del sindaco Giovanni Calabrese

giovanni calabrese

Quanto sta accadendo nell’Ospedale di Locri è assolutamente inaccettabile ed è fondamentale denunciare e contrastare.

Mentre la gente muore senza motivo, la struttura continua a cadere a pezzi e le disfunzioni sono ormai all’ordine del giorno; i responsabili dell’evidente scempio continuano a rimanere al proprio posto restando indifferenti alle sollecitazioni e alle preoccupazioni provenienti dal territorio. Oggi un’altra morte gratuita all’Ospedale della Locride. Purtroppo, è successo ancora una volta.

Ci rattrista molto la drammatica notizia della morte del cittadino Stefano Romeo avvenuta in circostanze da verificare nella sala d’attesa del Pronto Soccorso di Locri- afferma sconcertato il primo cittadino locrese. Quanto denunciato a mezzo stampa dai familiari è grave, serio e preoccupante. Non è la prima volta che si muore in ospedale a Locri a causa dei disservizi derivanti dalla nota pessima organizzazione della struttura sanitaria.

Ancora una volta riteniamo responsabili morali di questa assurda morte chiosa Calabrese chi governa la sanità in Calabria, l’ospedale ed il Ministro della Salute.

Quella del signor Romeo continua- è una morte che si può considerare quasi annunciata. È accaduto a lui, ma poteva capitare a chiunque di noi. Nella Locride siamo tutti quotidianamente esposti a questo rischio.

Nei mesi scorsi il sindaco di Locri aveva presentato un esposto in Procura per la morte di una signora di San Giovanni di Gerace. Altri processi sono in corso per presunti casi di malasanità. Spesso sono i medici a dover rispondere, ma i veri responsabili sono i “vertici” che continuano ad essere “latitanti” e a non rispondere alle costanti richieste di intervento per dare dignità alla struttura sanitaria e tranquillità ai cittadini.

Spesso nel nostro malconcio ospedale tante vite umane sono state salvate. Oggi, purtroppo, è morto un signore poco più che cinquantenne che lascia una moglie e quattro giovanissimi figli, di cui tre minori.

Probabilmente se la politica avesse preso in considerazione la preoccupazione esternata a gran voce dalla Locride forse oggi Stefano Romeo non farebbe parte del lungo elenco di “caduti a causa della inefficienza dell’Ospedale della Locride e della sanità calabrese”.

Nell’incontro avuto a Roma con il Ministro Speranza lo stesso, a precisa domanda del Sindaco di Locri su cosa avrebbe dovuto riferire ai cittadini della Locride circa le note carenze della struttura ospedaliera a seguito del vertice romano, disse: «dica ai cittadini della Locride di “avere ancora pazienza”». Il Signor Ministro Roberto Speranza deve sapere che quando si muore così in modo gratuito si perdono anche speranza e pazienza.

Questa mattina il Sindaco di Locri nella qualità di Delegato alla Sanità del Comitato dei Sindaci della Locride ha raccolto il fermo disappunto per quanto accaduto da parte del Sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, e nelle prossime ore, con il Presidente dell’Assemblea dei sindaci della Locride, Caterina Belcastro e del Comitato, Giuseppe Campisi, incontreranno i familiari dello sfortunato Stefano Romeo che forse in condizioni diverse oggi sarebbe ancora vivo.

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