Il poeta cinquefrondese Antonio Varone scrive al presidente della repubblica Mattarella
Chiede la medaglia d'oro per il partigiano Alioscia
Il 25 Aprile è vicino e in questa ricorrenza vengono ricordati gli eroi che con il sacrificio della loro vita contribuirono alla Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo durante il secondo Conflitto Mondiale.
Tanti sono le nobili figure di soldati e di Partigiani calabresi che meritano di essere ricordati.
Ma l’avvocato di Cinquefrondi, poeta Antonio Varone, classe 1928, ex Direttore di banca, chiede al Presidente Sergio Mattarella di assegnare la Medaglia d’oro al valore militare a Franco Sergio, il Partigiano “Alioscia”, nato a Cinquefrondi il 25.12. 1919 e fucilato dai fascisti a Serravalle Langhe Cuneo) il 14.02.1945.
“Sono rimasto affascinato dopo aver letto la biografia di “Alioscia” scritta da Aldo Polisena ha affermato Totò Varone di questo giovane nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Cinquefrondi e poi trasferitosi con il Padre a Maropati.
Un giovane calabrese che sacrifica la propria vita, stroncata all’età di 25 anni, per non aver voluto rivelare i nomi e i luoghi dove si trovavano i Partigiani”.
“Illustre Signor Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, Palazzo del Quirinale Roma così inizia l’appello dell’Avvocato Varone mi permetto di inviarLE una poesia in dialetto calabrese, tradotta in italiano che ho composto in ricordo del mio concittadino Franco Sergio, martire della Liberazione dall’oppressione della tirannide nazi-fascista.
In questi giorni mi è balzato alla mente l’eroico gesto del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’acquisto al quale è stata conferita una Medaglia d’oro alla memoria al valore militare per essersi accusato, innocente, di un attentato per il quale i tedeschi volevano fucilare molti ostaggi civili e di conseguenza venne fucilato rendendo così la libertà a quegli ostaggi.”
“Tra il gesto eroico prosegue la lettera del Carabiniere D’Acquisto ho trovato una certa analogia con il gesto altrettanto eroico di Franco Sergio, come si evince dalla poesia e quindi sarebbe bene che Franco Sergio venisse decorato con una Medaglia d’oro alla memoria che potrebbe essere appesa sul gonfalone del Comune di Cinquefrondi che gli ha dato i natali”. Rispettosi Saluti Antonio Varone Cinquefrondi.
L’Associazione dei familiari di Franco Sergio ,di cui è Presidente Aldo Polisena e Vice Presidente Antonietta Sergio, nipote diretta del Partigiano, hanno voluto ringraziare l’Avvocato Totò Varone per la “grande sensibilità dimostrata nei confronti del nostro congiunto, il quale, prima ha servito la Patria, arruolandosi volontario nell’esercito italiano e poi combattendo al fronte in Piemonte ed in Libia, ricevendo anche una promozione per il suo eroismo e che poi scelse di combattere per liberare l’Italia dall’occupazione Tedesca, entrando nelle formazioni Partigiane Garibaldine che operavano nelle Langhe Piemontesi. Franco fece la Resistenza con Tersilla Fenoglio e con lo scrittore, autore del libro Il Partigiano Johnny, Beppe Fenoglio e il 14 febbraio del 1945 fu fucilato davanti al cimitero di Serravalle Langhe in provincia di Cuneo”.