Ampa: “Disposizioni per l’attuazione dell’Autonomia Differenziata delle Regioni a Statuto Ordinario”
Presentato come DDL dal Ministro leghista Calderoli
L’Autonomia Differenziata attribuisce alle Regioni autonomia legislativa su materie di competenza esclusiva
dello Stato. Le Regioni potranno anche trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più redistribuito su base
nazionale.
Le materie individuate, oltre a quelle “concorrenti”, come tutela della salute, protezione civile, ricerca, porti
ed aeroporti, saranno quindi di competenza delle Regioni che potranno legiferare anche su Giustizia,
Istruzione e Tutela dell’ambiente (Veneto e Lombardia avevano già chiesto autonomia differenziata su tutte
le 23 materie possibili; Emilia Romagna su 15 materie; Campania e Puglia sulla Sanità).
Il progetto di legge sull’Autonomia prevede che su tutte le materie dovranno essere stabiliti e rispettati
i LEP, ossia i Livelli Essenziali delle Prestazioni, in sostanza i livelli minimi di servizi che i cittadini dovranno
ricevere su materie come Sanità, Scuola, Trasporti. I LEP dovranno essere definiti entro un anno dall’entrata
in vigore della Legge. Se non verranno stabiliti, si procederà in base alla “spesa storica”. Ma, essendo la spesa
storica delle Regioni “meno ricche” molto più bassa, il rischio è che i LEP di queste Regioni sarebbero molto
più inadeguati a tutelare allo stesso modo i cittadini italiani, così come era previsto dalla Riforma Sanitaria
del 1978, firmata dalla Ministra Tina Anselmi, che aveva partecipato alla Resistenza.
Tutto iniziò nel 2001, all’epoca del Governo D’Alema, con la modifica del Titolo V Della Costituzione, che di
fatto ha reso possibile il progetto di Autonomia Differenziata, destinato ad accentuare le distanze tra le
Regioni, e quindi tra i cittadini.
L’Autonomia Differenziata, così come viene proposta, lede i principi di eguaglianza e di solidarietà definiti
dalla nostra Carta Costituzionale, determinando sperequazioni con evidenti spinte disgregatrici a favore
delle aree più ricche del Paese.
Per contrastare il “disegno separatista” le Associazioni a difesa della Costituzione, come la nostra,
nei mesi scorsi si sono impegnate con successo in una campagna di raccolta di firme per la sottoscrizione di
una legge di Iniziativa Popolare (firmata dal Prof. Massimo Villone, Presidente del Coordinamento di
Democrazia Costituzionale).
L’Autonomia Differenziata, soprattutto nelle intenzioni della Lega e dei Partiti della maggioranza di
Governo, altro non è che un “tentativo di secessione dei ricchi” delle Regioni con maggiori risorse che, grazie
al reddito prodotto, potranno migliorare i loro servizi, mentre le Regioni più povere rischieranno di peggiorare
le loro attuali, già intollerabili, condizioni.
Nonostante le ambiguità di alcuni Presidenti di Regione (tra i quali il Presidente Roberto Occhiuto) che, nel
corso del dibattito sul “progetto Calderoli”, hanno lasciato intendere che si sarebbero opposti se non fossero
stati definiti ed applicati prioritariamente i LEP, in realtà il progetto di Autonomia è sostenuto da tutto lo
schieramento di Centro Destra.
Bisogna rafforzare e rendere efficace l’iniziativa delle Associazioni, Movimenti, Istituzioni e Partiti per
favorire una presa di coscienza maggiore dei cittadini, che fin qui è mancata, anche a causa di posizioni
“ambigue” di esponenti politici anche meridionali, che di fatto non hanno aiutato i cittadini a capire nel
concreto cosa si nasconde dietro il disegno leghista sottoscritto dall’attuale maggioranza di governo.
AMPA venticinqueaprile ha iniziato da tempo una battaglia che si è concretizzata in numerose ed importanti
iniziative, a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare “Villone”, nella consapevolezza che la nostra Carta
Costituzionale, nata dall’Antifascismo e dalla Resistenza, non deve essere soltanto difesa dai continui
attacchi di coloro che la vogliono stravolgere, ma soprattutto deve essere FINALMENTE REALIZZATA.
AMPA venticinqueaprile