Calabria

Con la Peppa Marriti Band anche la Calabria al festival delle minoranze linguistiche in Italia di San Costantino Albanes

Peppa Marriti Band

Con la Peppa Marriti Band, in rappresentanza degli arberesh della nostra regione, anche la Calabria sarà presente a Suoni di minoranza, il festival sulle musiche delle minoranze linguistiche che si terrà a San Costantino Albanese, dal 7 al 16 agosto, nel segno di un fondamentale richiamo alle proprie radici che non è mai motivo di chiusura ed esclusione rispetto all’altro ma occasione di incontro e confronto in un processo di arricchimento reciproco.

La Peppe Marriti Band, che si esibirà 11 agosto, coniuga un sanguigno rock di impronta americana con la tradizione musicale arbëresh, con rilevanti sonorità balcaniche, accentuate dall’uso del violino in un sound di grande originalità e impatto emotivo.

Dalla tradizione arbëresh, in particolare, riprendono i canti tradizionali polivocali, chiamati vjershë, insieme alla lingua e ai valori del popolo italo-albanese, come la forte nostalgia verso la madrepatria che si scorge nei testi delle canzoni.

La band di Santa Sofia D’Epiro, che non a caso aprirà il concerto di Manu Chao a Cirella il 28 agosto, è una compiuta dimostrazione di come musiche e sonorità radicate in una tradizione possano diventare musiche del mondo.

Molto ricco il programma del festival che prevede, il 7 agosto, Robert Bisha, il 10 agosto, l’Orchestra Bottoni, l’11 agosto Claudia Crabuzza e la Peppa Marriti Band, il 12 agosto il Canzoniere Grecanico Salentino, il 14 agosto la Nuova Compagnia di Canto Popolare e il 16 agosto Giuseppe “Spedino” Moffa.

Suoni di minoranza è parte di un progetto più articolato, Il Borgo dei Suoni, che, finanziato dalla Regione Basilicata, è promosso dal comune di San Costantino Albanese che ha stretto attorno a sé partner di grande rilievo, come il Club Tenco, l’editore Squilibri, Altipiani eventi e turismo e l’associazione culturale Altrosud che insieme daranno vita a un ambizioso programma di iniziative che prevede, tra l’altro, una scuola internazionale di etnografia audiovisuale realizzata con l’Università di Milano, la realizzazione di un Archivio Sonoro Arbëresh, un ciclo di incontri con autori di grande prestigio sul piano culturale, un concorso per le scuole della regione e molto altro ancora.

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