Reggio Calabria

Reggio Calabria: presenti ancora numerosi scarichi fognati nei pressi del Lido comunale

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Poche parole per dire che il territorio reggino e provincia continua ad essere stuprato e di questo stupro l’ANCADIC non vuole e non può essere partecipe, quindi non possiamo fare altro che continuare nell’incessante attività svolta a tutela dell’ambiente e portare alla ribalta gli scarichi fognari a cielo aperto a nostra conoscenza tra cui quello in prossimità del lido comunale di Reggio Calabria, con la speranza che queste segnalazioni possano svegliare dal lungo torpore le coscienze delle Istituzioni forse competenti ma sicuramente inefficienti ad intervenire.

L’impressionante scarico fognario alla foce dei torrenti Annunziata e Caserta, area del lido comunale di Reggio Calabria risale a oltre 17 anni fa come comunicatoci dalla Città di Reggio Calabria – Urbanistica Cultura Turismo Servizio Demanio Marittimo, con nota del 30/11/2017 e da quel tempo non si registrano interventi risolutori.

Non è da escludere che oltre a scarichi fognari potrebbe trattarsi anche di altri scarichi anomali. La situazione è estremamente critica e fa molto riflettere sulle gravi conseguenze sull’ambiente derivanti da questo permanente e vergognoso scarico fognario e sui potenziali pericoli cui è esposta la salute pubblica.

La località è esposta ai venti e alle correnti marine dominanti da settentrione, ne consegue quindi che i liquami con le sostanze nocive per la salute pubblica raggiungono velocemente i bagnanti.

Va ricordato e fortemente sottolineato che nella rete fognaria comunale sversano i rifiuti prodotti dall’attività ospedaliera del grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, ad oggi privo di autonomo impianto di depurazione come comunicatoci dalla stessa direzione sanitaria su nostra specifica richiesta. Ciò determina anche la potenziale diffusione di malattie infettive e contagiose.

Le immagini fotografiche che immortalano lo scarico fognario parlano da sole.

A nostro avviso sussistono i requisiti previsti dalla norma di legge per far ritenere la sussistenza di un disastro ambientale. Sono state interessati la Presidente della Regione Iole Santelli, l’Assessore regionale all’Ambiente, il Sindaco di Reggio Calabria e della città metropolitana e altre istituzioni.

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