Gioia Tauro, nasce “Il Gioitano”, dolce della tradizione popolare – La ricetta
Il dolce di Sant'Ippolito è stato creato da un'idea della Sindaca Scarcella, dal parroco Scordo e dall'inventiva del pasticcere Salvatore Ravese
Il Gioitano è un dolce popolare che racchiude sapori e storie antichi legati agli usi della comunità Gioiese.
È un recupero di un antica tradizione locale che ricorda i tipici dolci preparati dalle nostre Nonne, che si praticava usando della pasta rimasta dagli impasti del Pane, il tutto veniva poi lavorato con farina di grano aggiungendo del Miele, olio extravergine d’oliva, frutta secca, zeste di agrumi, spezie ed erbe aromatiche spontanee, profumi di un tempo passati ma rievocati grazie a questo Dolce Gioiese.
Il Gioitano, Dolce di Sant’Ippolito, vuole essere un atto devozionale nella cultura gastronomica delle genti di Gioia Tauro nei confronti del Santo protettore martire.
Ingredienti principali:
farina di frumento macinata a pietra
-miele biologico calabrese
-olio evo biologico della Piana di Gioia Tauro
-cubetti di arance della Piana canditi
-filetti di limone della Piana canditi
-olive verdi della Piana canditi
-burro senza lattosio
-uova e zucchero
-lievito naturale
-acqua fior di arancio
-semi di vaniglia
-glassa di mandorle (mandorle,zucchero,albume,zeste di arance)
Il Dolce di Sant’Ippolito nasce da un’idea del Sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella che durante una serata di beneficenza insieme al Maestro pasticcere Salvatore Ravese, propone di realizzare, individuare o recuperare un dolce tipico locale di tradizione familiare, che possa identificare la cultura gastronomica degli abitanti di Gioia Tauro; simile proposta fatta sempre a Ravese dal Parroco del Duomo Don Antonio Scordo per attribuire un Dolce Gioiese al nostro centurione di fede Ippolito Santo Martire.
Pertanto il Sindaco Simona Scarcella dopo un anno di ricerche e numerosi incontri con il pasticcere identifica come tale dolce il “Gioitano Dolce di Sant’Ippolito”, realizzato da Salvatore Ravese