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Vinitaly Sibari, Barbieri “la Calabria ha bisogno di idee geniali come questa”

Barbieri - vinitaly sibari

È la storia che si ripete. I coloni greci, all’epoca tra i più evoluti in fatto di produzione vinicola, rimasero stupiti scoprendo quella che fu successivamente battezzata Oinotria, la terra calabrese coltivata per la gran parte a vite.

Con il Vinitaly and the City l’evento che, per la prima volta nella sua storia, ha oltrepassato i confini della città di Verona, approdando nello scenario del Parco Archeologico di Sibari, siamo riusciti a meravigliare e raccontare all’Italia e al mondo intero una Calabria inedita e sorridente.

Ecco di cosa ha bisogno la nostra regione: di idee geniali come quella partorita dall’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e dal Presidente Roberto Occhiuto. È così che si promuovono il patrimonio identitario e distintivo dei territori, le produzioni di qualità e l’economia.

È quanto dichiara l’Agrichef Enzo Barbieri tra i protagonisti indiscussi di una manifestazione che oltre ogni aspettativa ha fatto registrare numeri straordinari raccogliendo entusiasmo ed apprezzamento a 360 grandi, dagli espositori agli ospiti.

L’Agrichef ha condiviso l’esperienza vissuta all’interno dello spazio dedicato alle proposte gastronomiche ispirate alle produzioni autentiche del territorio e alla tradizione, alcune delle quali antichissime, insieme ai Cuochi Pittagorici (Salvatore Murano, Fondatore e Presidente dell’Associazione regionale, Vincenzo Murano, Luigi Quintieri, Gaetano Alia, Daniele Viola, Rocco Iannì, Ercole Villirillo, Antonio Franzè, Amy Riolo, Pierluigi Vacca, Rocco Agostino, Mario Mellino e Paolo Caridi).

Tra gli ingredienti proposti non potevano mancare gli zafarani cruschi, icona dell’esperienza familiare che il giornalista Pino Nano nello speciale pubblicato nelle scorse settimane su primapaginanews.it ha descritto come dinastia di ristoratori, di chef, di esperti di cucina, di ricercatori delle tradizioni più radicate nel tessuto urbano di queste terre.

Gli zafarani cruschi sono stati anche l’oggetto del riconoscimento assegnato dal direttore della Confraternita alla Madrina e Regina dei Cruschi del Pollino rispettivamente, a Fulvia Caligiuri, Commissario dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arsac) ed a Beatrice Paglialunga dell’ufficio marketing e comunicazione del Vinitaly.

Nel calendario di impegni che vede l’esperienza imprenditoriale e familiare Barbieri itinerante nei territori per promuovere la cucina autentica Made in Calabria l’appuntamento con il Peperoncino Festival in programma da mercoledì 11 a domenica 15 settembre a Diamante, rappresenta un appuntamento irrinunciabile.

La proposta gastronomica che la brigata Barbieri presenterà alla 32esima edizione della kermesse guidata dal direttore artistico Enzo Monaco è rappresentata dal coppo identitario, l’involucro emozionale che contiene al suo interno filetti di melanzane violette di Longobardi dorate, zafarani cruschi e chips di patate della Sila; il coppo di calamari; il panino nostromo, con pesce spada grigliato e cipolla di Tropea caramellata all’interno della focaccia artigianale; il panino contadino con porchetta di maialino nero e le verdure d’autunno a base di anelli di cipolla rossa di Tropea Igp Calabria stufati, zafarani cruschi e altre delizie dell’orto; i paccheri ai funghi porcini e cardoncelli; lo stufato di manzo podolico; la trippa e patate; le polpette del cantiniere e dulcis in fundo, la crostata fichi e peperoncino con passito. Tutte ricette pescate dal ricettario di Casa Barbieri.

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