Delibera miracolosa di Ferragosto, Ripepi “più si scava e più spuntano amici”
“Se prima c’era qualche dubbio, oggi alla fine della seconda Commissione Controllo e Garanzia dedicata alla miracolosa delibera di Ferragosto e dopo aver ben analizzato le carte, sorge un’unica certezza: più si scava e più spuntano amici! E per fare quello che il Sindaco aveva deciso di fare, a Palazzo San Giorgio, hanno lavorato anche il giorno di Ferragosto.
Alla faccia di Stakanov, il RUP ha completato la procedura record che ha permesso alle quattro associazioni, per le quali il Comune non ha chiesto neanche lo Statuto, di realizzare gli spettacoli concordati con l’Amministrazione” .
Ha esordito così il Consigliere Massimo Ripepi che questa mattina ha convocato e presieduto la seconda seduta della Commissione Controllo e Garanzia con l’obiettivo di fare chiarezza sulla sempre più controversa delibera n. 149 del 14 agosto.
“Eppure, mentre stiamo annaspando con forza per cercare di venire a capo di questa ingarbugliata situazione, per l’ennesima volta il Sindaco Giuseppe Falcomatà diserta la Commissione, facendo una grave offesa a tutto il Senato del popolo e alla democrazia: certo è che continua a evitare di fornire spiegazioni su una vicenda sempre più oscura che lo ha visto come unico regista certificato.”
Durante i lavori, il Presidente Ripepi e i Commissari hanno infatti audito il RUP, Dott. Giovanni Cucinotta, rivolgendo allo stesso domande precise, alcune delle quali però, venivano con delicatezza schivate: “Come facevano le quattro associazioni a sapere che potevano presentare una domanda per la richiesta di fondi, considerato che non vi è stato alcun bando di evidenza pubblica?
Come facevano a sapere le quattro associazioni che dovevano mandare all’Assessorato Sviluppo Economico, Cultura e Turismo la proposta con l’indicazione dell’artista ed addirittura il compenso che avrebbero ottenuto? Come mai e con quale mandato le associazioni hanno contattato i promoter concordando con essi anche il prezzo dello spettacolo?” ha domandato Ripepi.
“La perplessità nasce dal fatto che queste associazioni hanno inviato lo stesso giorno, nello stesso momento, una mail con contenuti e richieste identiche! Che sia un caso? Non si direbbe proprio!” ha dichiarato con fermezza Ripepi.
“È impossibile che quattro associazioni, che non si conoscono tra loro, decidano autonomamente di presentare istanze identiche senza che nessuno le abbia informate. Così come è impossibile che mandino, giorno 14 agosto, una comunicazione nello stesso momento senza che alcuno gliela chieda: è folle soprattutto se si considera che associazioni che non hanno dato al Comune neanche lo Statuto, e che quindi sono da considerarsi alla stregua di estranei non bene identificati, facciano una trattativa privata con il promoter che gli fornisce addirittura il prezzo del servizio che le stesse associazioni nelle quattro missive mettono nero su bianco sulla lettera che nessuno gli aveva richiesto.”
“Confermo e ribadisco l’evidenza che dietro tutto questo ci sia la regia precisa del Sindaco per come evidenziato nella missiva che il Capo di Gabinetto invia il 13 Agosto alla Dirigente del Settore: ‘su indirizzo del Sindaco Avv. Falcomatà invio le richieste pervenute’” – ha incalzato Massimo Ripepi.
“L’Amministrazione sta giocando un gioco pericoloso, creando strade preferenziali agostane, miracolose e con tempi di evasione delle pratiche da record, favorendo alcuni e penalizzando altri. La Città ha diritto a sapere perché alcune associazioni godono di privilegi inaccessibili mentre altre no!” – ha sottolineato Ripepi – “Questa procedura è politicamente assurda ed ingiusta: eppure continuano a mancare anche oggi le spiegazioni politiche che solo il Sindaco può fornire. Ma, ancora una volta, Falcomatà ha scelto di sottrarsi al confronto, lasciando aperte le questioni più scottanti e mancando di rispetto al Consiglio e ai cittadini di Reggio Calabria.”
“Il comportamento di questa amministrazione è inaccettabile” – ha concluso il Presidente Massimo Ripepi – “Reggio Calabria merita trasparenza, giustizia e uguaglianza. Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto risposte chiare su chi sta veramente gestendo questi fondi e perché vengono favoriti alcuni rispetto ad altri”.