Reggio Calabria

Istituto Comprensivo “Nosside-Pythagoras-Moscato”, uno dei genitori denuncia i disagi di allievi e famiglie

Tante le problematiche: dall'accorpamento con il "Moscato" di Gallina, all'orario di uscita, alla chiusura del plesso "Pythagoras" di Ravagnese

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un genitore di uno degli allievi dell’Istituto Comprensivo “Nosside-Pythagoras-Moscato”.

 

Sig.ri dirigenti intestatari mi chiamo Antonio Morabito e sono uno dei tanti genitori dei 1700 alunni del neonato Istituto Comprensivo “Nosside-Pythagoras-Moscato”.
Come ben sapete, il nuovo anno scolastico non è nato sotto una buona stella per le scuole reggine e in particolare per il comprensivo “Nosside-Pythagoras” che, oltre a vedersi chiuso, da un anno, un “indispensabile e fondamentale” plesso scolastico per inagibilità (e per il quale ancora si attendono risposte concrete), si ritrova accorpato anche il “Moscato” di Gallina, facendo balzare a circa 1700 gli studenti del proprio comprensorio. Si intuisce bene che con un considerevole aumento degli alunni da gestire e un plesso “importante” venuto a mancare la situazione è divenuta problematica da gestire soprattutto per un unico dirigente.

• Il primo è un problema di tipo logistico: bambini e ragazzi devono tutte le mattine recarsi nel piazzale della scuola media Pythagoras per prendere il pullman che li porti a Gallina con disagi notevoli sia per lo studente, che deve alzarsi alle 06:30 del mattino e sia per i genitori che devono portare i propri figli a prendere il pullman
congestionando, puntualmente, il traffico per quasi un’ora in una delle più importanti arterie cittadine dato il
fatto che porta all’aeroporto.

• Il secondo problema (ed è questo il motivo della missiva) è l’orario d’uscita degli alunni che per decisione
dell’attuale dirigente scolastico sono costretti completare le lezioni, dal lunedì al venerdì, alle ore 14:00 con un
rientro alle proprie abitazioni di circa un’ora, che vede i nostri figli pranzare alle 15:00! Inoltre (e qui riporto il
messaggio raccolto dalla maggior parte dei genitori del plesso di Ravagnese), l’adempimento dei propri doveri
scolastici (fare i compiti, per farla semplice) impedisce, di fatto, la partecipazione ad ogni tipo di attività extrascolastica. Mi riferisco per esempio a tutti coloro che sono impegnati in varie discipline sportive sia a livello
agonistico che professionistico, a coloro che fanno musica, teatro, lingue, ecc… generando uno tsunami di disagi
e malcontenti soprattutto in coloro che sono arrivati a livelli importanti nelle proprie attività. Aggiungo ancora,
che trovo incomprensibile come un bambino di prima elementare (generalmente 6-7 anni), nel quale è ancora
predominante una forte componete ludica, si debba di colpo ritrovare a stare per ben 6 ore al giorno dietro un
banco scolastico con quello che comporta sulla propria costituzione sia fisica che mentale.

Per quanto sopra espresso, in qualità e in rappresentanza dei genitori di tutti gli studenti del distretto di Ravagnese chiedo un intervento urgente da parte delle istituzioni che rappresentate, per far sì che il dirigente del su citato comprensorio “Nosside-Pythagoras-Moscato”, anche in seguito alle già innumerevoli (ed al momento inascoltate) richieste, ridistribuisca l’orario delle lezioni in 5 ore al giorno dal lunedì al venerdì’ (25 ore) e di 4 ore al sabato per totale di 29 ore. Ci tengo a sottolineare, inoltre, che in neo Comitato di Quartiere Ravagnese-S.Elia-Saracinello, di cui mi pregio di farne parte, sta ponendo la massima attenzione alla vicenda che riguarda i provvedimenti che saranno adottati per il ripristino, la messa a norma, o la “ricostruzione” del plesso scolastico “Pythagoras” chiuso già da un anno per inagibilità e per il quale, ancora oggi, non solo non è stato adottato alcun tipo di intervento risolutivo, ma sembra addirittura che non vi sia nemmeno una di programmazione futura per le sorti del plesso. Ad oggi nessuna risposta è stata data alle nostre domande. Si farà di tutto, affinché, un quartiere come Ravagnese, di 17.000 abitanti, possa avere presto una struttura, adeguata, moderna, funzionale e soprattutto sicura, per garantire, il sacrosanto diritto allo studio, ai nostri figli e a quelli delle generazioni future.

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