Calabria

Minoranze linguistiche, il consiglio regionale approva nuovo statuto Fondazione Comunità Greca di Calabria

palazzo campanella

Fondazione Istituto regionale per la Comunità Greca di Calabria, l’organismo sarà costituito solo dal Presidente, che non sarà più un sindaco, nominato dall’Assemblea dei soci, ma dal Presidente della Giunta regionale su proposta dell’assessore alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo e dal Revisore dei conti.

Viene introdotta l’Assemblea di comunità che elabora i criteri generali per le linee di sviluppo culturale e scientifico dell’Istituto, fornisce un’informativa periodica sul programma di attività dello stesso, recepisce proposte e suggerimenti in merito e definisce, infine, il programma concreto delle azioni e delle iniziative di intervento.

Il Comitato tecnico-scientifico sostituisce la Commissione scientifico-culturale ed i suoi componenti sono designati dall’Assemblea di comunità.

Sono queste, le principali modifiche al nuovo Statuto della Fondazione approvato oggi (mercoledì 2) all’unanimità in Consiglio Regionale.

Ad esprimere soddisfazione per questo importante risultato che si inserisce nel solco dell’impegno portato avanti da Presidente Roberto Occhiuto e mirato a preservare il patrimonio culturale grecanico, promuovendo ricerca, formazione e scambi culturali, contribuendo così alla valorizzazione della nostra Regione a livello locale e internazionale, è la Presidente della Terza Commissione sanità, attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale Pasqualina Straface, che ha relazionato sul punto.

Attraverso una maggiore efficienza gestionale e decisionale sottolinea la Straface l’obiettivo della riforma vuole essere quello di continuare a tutelare e valorizzare la comunità grecanica, i Greci di Calabria, tra le minoranze linguistiche che hanno radici profonde nella cultura e nella storia della regione e che vive principalmente nell’area dell’Aspromonte, nella provincia di Reggio Calabria, toccando i comuni di Motta S. G., Montebello Jonico, San Lorenzo, Cardeto, Bagaladi, Roghudi, Roccaforte del Greco, Condofuri, Bova Marina, Bova, Palizzi, Staiti, Brancaleone, Samo, Africo, Gallicianò e infine, Reggio Calabria.

Nonostante il riconoscimento legale e gli sforzi di recupero, la comunità grecanica sta affrontando numerose difficoltà.

L’emigrazione e la modernizzazione hanno ridotto il numero di abitanti nelle aree rurali dove tradizionalmente si parlava il grecanico. Il rischio è che questa cultura millenaria possa svanire se non si adottano misure più efficaci per il suo mantenimento.

L’obiettivo primario della Fondazione e della Regione Calabria rimane dunque la preservazione e la promozione del patrimonio culturale ed identitario: linguistico, letterario, artistico, urbanistico e monumentale delle comunità storiche grecaniche.

La Fondazione, in questa direzione, continua a promuovere attività di ricerca, corsi di lingua e iniziative ed attività culturali, anche di scambio culturale e accademico con altre realtà, per sostenere questa tradizione, restando un punto di riferimento per la comunità stessa e per altre analoghe, non solo in ambito locale ma anche nazionale ed internazionale, interessate alla cultura grecanica.

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