Stasi si candida alle regionali, consiglieri di opposizione “ormai il re è nudo, scappa dal disastro nel quale lascia la città”
Ormai il Re è nudo. Stasi ha gettato la maschera e fa capire senza mezze parole di voler candidarsi alle prossime regionali. Sta cioè venendo a galla tutto quanto abbiamo già largamente previsto e preannunciato per mesi, sin dall’ultima campagna elettorale.
Corigliano-Rossano ha eletto un Sindaco che in realtà aveva ed ha, così come egli stesso ormai non ha più pudore a confermarlo, ambizioni del tutto diverse da quelle che imporrebbe il governo della più grande città della Calabria.
Ecco finalmente svelati dichiara il Gruppo Consiliare di Opposizione i programmi ed i desideri tenuti nascosti da chi però non ha mai smesso di prendere in giro i cittadini, avendo usato fino ad oggi tutti gli strumenti del consenso e le degenerazioni peggiori della demagogia solo perché interessato a fare carriera politica. Punto.
A queste sue personalissime ambizioni di carriera politica egli ha piegato il senso stesso dell’amministrazione pubblica di una grande ed importante Città che aveva ed ha necessità urgente di una chiara visione di sviluppo nel territorio, nella regione e fuori i suoi confini e, quindi, di governo senza se e senza ma per i prossimi cinque e più anni, senza interruzioni, parentesi, equivoci e confusione di ruoli ed orizzonti.
Il grande inganno è adesso sotto gli occhi di tutti e non vi sono più altre interpretazioni, di nessun tipo, rispetto allo stallo decisionale su tutto, all’assenza di progettazione e pianificazione in ogni direzione, alla scarsissima autorevolezza istituzionale, all’assente capacità di relazione esterna, alla guerra ideologica contro ogni investimento privato (come ha dimostrato la porta in faccia chiusa in solitario al progetto straordinario di Baker Hughes) e, infine, alla scientifica e documentata distruzione finanziaria ed economica dell’ente che Stasi lascia in eredità a Corigliano-Rossano per il futuro.
Anzi, se Stasi oggi non ritiene più necessario continuare a fingere ed a nascondere i suoi veri progetti personali, utilizzando ed abusando della attese, della fiducia ed anche dei sogni della cittadinanza, è proprio perché vuole definitivamente scappare da questo sfacelo e da questo fallimento plateale, politico ed amministrativo, che ci consegna purtroppo un comune in dissesto per lo spreco milionario di risorse pubbliche che egli e la sua maggioranza continuano a perpetrare ininterrottamente dal primo mandato ed una miriade di contenziosi e denunce di ogni natura e di ogni livello, tutte di estrema gravità, dalla quali difendersi nelle sedi competenti per i prossimi anni.