Premio “Amiche per la terra – Storie di donne che nutrono il mondo”, premiata a Roma l’imprenditrice calabrese Stefania Mazzotta.
Una meravigliosa storia di accoglienza che sfida il caporalato.
Nella II edizione del premio “Amiche per la terra – Storie di donne che nutrono il mondo”, con cui si celebrano le donne contadine e il loro ruolo sempre più centrale nel settore agricolo che si è svolto a Roma al Centro congressi di Palazzo Rospigliosi, nella categoria “Donne per il Sociale” ha vinto Stefania Mazzotta, imprenditrice calabrese di Francavilla Angitola (VV).
Madre di quattro figli, dal 2019 dedica il suo lavoro all’inclusione dei migranti contrastando la piaga del caporalato.
Stefania ha lanciato un progetto di agricoltura sociale per accogliere giovani provenienti da percorsi di vita difficili. Il suo è un racconto di inclusione e dignità, volto a combattere disuguaglianze che affliggono chi nasce in contesti svantaggiati.
“Un’attività racconta Stefania che partendo dal Vangelo e da un percorso di fede, si è concentrata su eventi o fenomeni problematici del territorio in cui vivo facendo in modo che le situazioni escano dal sommerso e vengano regolarizzate, affinché siano riconosciuti ad ogni lavoratore diritti e doveri, sia contrastata l’illegalità e sia evitata la piaga del caporalato.
Contribuire insomma a costruire una società più giusta e responsabile e allo stesso modo cercare di valorizzare le cose belle e positive che in Calabria ci sono”.
L’azienda di Stefania Mazzotta, produce prodotti ortofrutticoli, nasce nel 2020 e si consolidata sostenendo le attività di agricoltura sociale. Le prime forme di accoglienza sono avvenute nella casa di famiglia, dove insieme al marito e ai figli si sono presi cura delle persone disagiate.
Ben presto però sono sorti nuovi bisogni; acquistano un terreno con un immobile all’interno nel quale oggi vivono un gruppo di ragazzi provenienti dall’ Africa. Oltre all’accoglienza viene offerto supporto nell’ inserimento lavorativo presso altre aziende agricole e tutelano le persone da eventuali episodi di caporalato o ogni genere di sfruttamento.
Ci sono poi storie di ragazzi come quella di Isacco del Gambia che viene sottoposto a cure e poi il lieto fine: Isacco ha una famiglia che lo ama e si prende cura di lui.
“Oggi possiamo dire aggiunge Stefania -che la nostra fattoria sociale è diventata una “cittadella della carità”.
In questi giorni siamo anche impegnati nella realizzazione di aprire un’altra realtà sul territorio di San Calogero (VV), dove ci occuperemo anche della coltivazione di piante aromatiche e officinali da utilizzare come depurativi naturali”.
Le imprenditrici agricole sottolinea Coldiretti mostrano una notevole capacità di coniugare rispetto per l’ambiente, impegno sociale, qualità della vita, valorizzazione dei prodotti tipici e biodiversità, affrontando con coraggio le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il premio è una grande vetrina per le Donne Coldiretti, e celebra l’impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green.
L’obiettivo è promuovere l’agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo.
L’agricoltura oggi rappresenta non solo una fondamentale risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale e sociale e in questo contesto, le donne stanno emergendo come protagoniste, portando innovazione, sostenibilità e passione in ogni campo.
Sono state premiate nelle varie categorie altre donne imprenditrici di altre regioni. Ecorotaia in vigna nella categoria “Donne e futuro”, Dal marketing alla serra zen nella categoria “Cambio vita”, La vigna pugliese oltreoceano nella categoria “Donne e made in Italy nel mondo”, Una vita a colori. nella categoria “Educazione alla Campagna Amica” Dalla stalla allo stile. nella categoria “Creatività, Yoga tra la lavanda.
Ed ancora: nella categoria “Agriwellness”, L’agrigelateria che salva il piccolo borgo. per “l’Agricoltura eroica”: Infine Melodie contro la violenza. Premio speciale, a Chiara Luppi, cantautrice padovana scelta dalla indimenticabile Raffaella Carrà come finalista di The Voice.