Gravi disagi economici per i forestali pensionati in Calabria: ritardi nei pagamenti del TFR e famiglie in difficoltà
di Nicoletta Toselli
Scalea, 13 novembre 2024 – La situazione drammatica che coinvolge i pensionati ex-dipendenti del settore forestale calabrese è emersa recentemente con testimonianze toccanti, come quella di Antonio (nome di fantasia), ex-lavoratore del Consorzio di Bonifica ex Valle Lao di Scalea. Questo uomo, dopo 43 anni di servizio, è stato costretto a mettere in vendita un diamante, simbolo di un importante anniversario, per cercare di sopperire alla riduzione del suo reddito. “Sono andato in pensione nel 2022, ma il consorzio non ha versato il TFR e ora, con la pensione ridotta, devo fronteggiare spese impellenti. Siamo stati costretti a vendere i gioielli di famiglia per sopravvivere”, racconta Antonio, a cui sono dovuti circa 52.000 euro di trattamento di fine rapporto, non ancora corrisposti. Questa situazione si estende a numerosi lavoratori calabresi che, come Antonio, si sono visti privati di un reddito indispensabile in un momento di vulnerabilità economica. A peggiorare il quadro, vi è il disagio creato dall’inadempienza dei consorzi soppressi, che avrebbero dovuto destinare i fondi TFR ai pensionati. I sindacati denunciano da tempo che le somme accantonate per il TFR non sono mai state versate, e l’attesa per la liquidazione si protrae per anni. Di fronte a questi gravi disagi, il consigliere Davide Tavernise (Movimento Cinque Stelle) ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale calabrese, chiedendo chiarimenti e soluzioni immediate per garantire i diritti dei lavoratori pensionati dei consorzi di bonifica soppressi. Nell’interrogazione, Tavernise denuncia come il ritardo nell’erogazione del TFR stia portando a condizioni di estrema difficoltà economica per le famiglie degli ex-dipendenti, che non possono permettersi neppure spese mediche essenziali o sostenere i figli nello studio. Si tratta di somme che i lavoratori calabresi attendevano come garanzia per il loro futuro, ma che, a causa della cattiva gestione, risultano inaccessibili. L’assessore all’Agricoltura Gallo, rispondendo a Tavernise, ha sottolineato le difficoltà economiche dell’ente Calabria Verde, che attualmente gestisce i lavoratori forestali calabresi. Gallo ha dichiarato che, pur comprendendo il disagio dei pensionati, la priorità della Regione resta la stabilità finanziaria dell’azienda. Ha ribadito come Calabria Verde abbia anticipato circa 43 milioni di euro per il TFR, ma che la mancata liquidazione dei fondi dai consorzi mette a rischio l’equilibrio gestionale dell’ente, con un potenziale “rischio da contenzioso” che potrebbe compromettere ulteriormente la situazione.
Questa risposta ha deluso fortemente i lavoratori pensionati e i loro familiari, che vedono la loro necessità economica subordinata alle difficoltà gestionali dell’azienda. È stato evidenziato, inoltre, come la Regione abbia stanziato solo parzialmente i fondi promessi, lasciando Calabria Verde in una situazione di perenne difficoltà nel fronteggiare le richieste dei pensionati. Le criticità nella gestione dei TFR in Calabria affondano le radici in anni di cattiva amministrazione. La risoluzione della Sesta Commissione consiliare, già nell’aprile 2022, sottolineava come i consorzi calabresi non avessero accantonato le somme dovute per il TFR e i contributi previdenziali. Sebbene la Giunta Regionale avesse indicato nel 2022 l’intenzione di destinare tre milioni di euro per coprire parte dei debiti dei consorzi, ad oggi solo una minima parte di questi fondi è stata trasferita. Nel 2023, con l’istituzione del nuovo Consorzio di Bonifica della Calabria e la soppressione dei vecchi consorzi, molti speravano che si sarebbero risolte le carenze amministrative passate.
Tuttavia, il nuovo sistema non ha ancora garantito i fondi necessari per i TFR, lasciando molti lavoratori senza risorse e gravando ulteriormente sulle spalle delle loro famiglie. Di fronte a questa situazione, le associazioni sindacali, i lavoratori e i consiglieri regionali stanno esortando la Regione Calabria a risolvere il problema con urgenza. Essi chiedono un fondo vincolato per i TFR dei lavoratori pensionati e un tavolo tecnico con INPS per rinegoziare i debiti. I lavoratori forestali e i loro familiari, stanchi di promesse non mantenute, attendono che i loro diritti siano rispettati e che i fondi di cui hanno bisogno per vivere dignitosamente in pensione siano finalmente erogati.