Autonomia differenziata, Azione Calabria “le nostre preoccupazioni confermate dalla consulta”
La Corte Costituzionale conferma la validità delle motivazioni che Azione Calabria ha portato avanti contro l’idea di Autonomia Differenziata che avrebbe voluto il Ministro Calderoli. Il Regionalismo può essere una buona cosa nell’ottica di una gestione giusta ed equa dei servizi e delle risorse.
Fin dall’inizio di questa complessa vicenda legislativa, abbiamo evidenziato i rischi e le problematiche insite nelle disposizioni in questione, ritenendo l’unità del Paese e la tutela dei diritti costituzionali priorità imprescindibili ma, soprattutto, alzando una cortina difensiva sul Meridione e la Calabria.
È quanto dichiarano il segretario e il presidente di Azione Calabria, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, sottolineando che il pronunciamento dei Giudici della Consulta esalta così come avrebbe dovuto fare il legislatore prima di emanare una riforma lombrosiana i valori della Costituzione che, nel dare valore all’identità di ogni territorio e Regione pone come principio indissolubile l’equità tra cittadini, anche è evidente tra quelli del Nord e del Sud.
La Corte sottolineano ancora ha accolto molte delle criticità da noi sollevate, sottolineando l’incostituzionalità di specifiche disposizioni della legge, tra cui la possibilità di modificare tramite decreto interministeriale le aliquote sul gettito dei tributi erariali e la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) tramite Dpcm.
Questi aspetti, come abbiamo evidenziato più volte in questi mesi avrebbero minato i principi di solidarietà e unità della nostra Repubblica, rischiando di premiare le regioni meno efficienti senza prevedere adeguati criteri di responsabilità.
Questa sentenza aggiungono i dirigenti di Azione Calabria non è solo un riconoscimento alle nostre giuste rivendicazioni, ma rappresenta una vittoria per tutte quelle regioni e realtà che hanno a cuore un’Italia coesa e rispettosa delle proprie norme costituzionali.
Siamo fiduciosi che il Parlamento saprà operare, nell’esercizio della sua discrezionalità, per colmare i vuoti lasciati dal testo originario, garantendo così una legge sull’Autonomia che risponda davvero alle necessità dei cittadini e degli apparati pubblici.
Continueremo a vigilare concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano affinché i principi costituzionali siano sempre al centro dell’agire della politica e delle istituzioni che governano il Paese.