Associazione Escursionistica “Gente in Aspromonte”: le Fortificazioni in Aspromonte
Domenica 17 novembre La Fortezza di Condojanni
Condojanni: Le prime notizie certe si hanno nel medioevo quando la contea di Condojanni entrò in possesso dei Ruffo e fu costruito il castello. Nel censimento del 1443 Condojanni arrivò ad avere circa 1000 abitanti, ma in seguito scese, in conseguenza del trasferimento di parte della popolazione nel vicino centro di Sant’Ilario. Nel 1746, anno di redazione del catasto onciario aveva solo 240 abitanti. Il terremoto del 1783 distrusse gran parte delle abitazioni rimaste e nel 1811 il comune fu abolito e Condojanni ricadde nel comune di Sant’Ilario dello Ionio.
Nel corso dell’Ottocento ci fu comunque una ripresa demografica e Condojanni tornò ad avere circa 700 abitanti. Subì ancora le distruzioni dei terremoti del 1894 e del 1907. Negli ultimi anni del XX secolo la popolazione è scesa fino agli attuali 80 abitanti che però d’estate tornano ad essere circa 300-400.
Descrizione:
Un percorso naturalistico e panoramico che spazia tra le colline e le fiumare. Un sentiero di bassa quota, nella frazione di Condojanni, arroccata su una suggestiva collina e distante solo 3 km dalla costa, gode di una vista davvero unica: dai terrazzi, oltre alle distese di agrumeti e uliveti profumatissimi, si può ammirare gran parte della costa dei gelsomini e del limpidissimo mar Ionio.
Si sale tra i vicoli del borgo per immetterci sulla strada di Petti, dopo aver superato diversi terrazzamenti, con secolari piante di ulivo che ci accompagnano lungo tutto il crinale. L’olivo era una importante fonte economica, tanto da aver denominato la valle come la valle dei frantoi, e si avrà modo di ammirare i ruderi di alcuni di questi vecchi frantoi.
Si sale verso il piano Giuliano dove si gode un’ampia vista su tutta la fiumara di Condojanni, il costone di Bombile e la grande timpa Bianca, per il colore che la caratterizza.
Si prosegue a mezza costa e dopo pochi minuti siamo difronte al Timpone Giuliano e Timpa di Mezzo, dove si può ammirare la grande timpa con i suoi svariati colori; superata la contrada Cota dove inizia un breve tratto in salita che ci porta sulla strada della Petraia, scavata nella roccia arenaria, che in pochi minuti ci porta sulla collina di Areste, da qui inizia il bosco di eucalipto che costeggiando il costone ci porta sulla pista che scende verso la fiumara di Condojanni.
Arrivati nella fiumara di Condojanni la vegetazione cambia, dalle secolari piante di ulivo alle forti piantagioni di agrumeti. Dal limone all’arancio, dai mandarini all’oro della Calabria, sua maestà il bergamotto.
Uno scenario suggestivo che mette alla luce la vita agricola tradizionalmente tramandata e arrivata fino ai giorni nostri, raccontando attraverso la cura degli agrumeti la vita paesana ancora legata a questa attività primaria.
Si prosegue lungo la sterrata che costeggia la fiumara, dopo circa 30 minuti siamo ai pressi di un canalone si sale lungo il lungo il canalone, al successivo bivio proseguiamo verso sinistra, dopo aver superato secolari piante di querce, ci ricongiungiamo sulla strada che sale verso il borgo, dopo 10 minuti siamo al punto di partenza.