Piccolo Festival della Microfinanza, l’economia dell’inimitabile salva i paesi
A Belmonte Calabro le voci della microfinanza raccontano che “si può fare!”.
È stato dedicato ad Ilaria Mirabelli il Piccolo Festival della Microfinanza 2024 che si è svolto il 15 e 16 novembre a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza, organizzato dall’Istituto di ricerche sociali “Ermanno Gorrieri” e da MiCreoHub. Ilaria, morta in circostanze ancora da chiarire in un incidente sulla strada della Sila, era un’allieva del corso promosso da “Yes I Start Up Donne Calabria” e ad un passo dal realizzare il suo sogno di aprire un laboratorio orafo, grazie al microcredito.
La sua era un’attività inimitabile così come inimitabile è l’economia che vuole celebrare il festival ideato dalla portavoce Katia Stancato che rientra nel palinsesto del Mese dell’educazione finanziaria promosso dal Comitato Edufin.
“Pensare oltre i limiti. Ecco il senso della terza edizione del Piccolo Festival che si conclude con una promessa:
continuare a portare nei piccoli paesi voci di peso nazionale per immaginare strategie non standard di sviluppo ha sottolineato Stancato lo spopolamento è un fenomeno progressivo e in atto. Non basta una discussione per fermarlo, ne siamo consapevoli.
Ma crediamo nel potere ispiratore della narrazione e della diffusione degli strumenti di microfinanza. Per questo continueremo ad esserci e a fare comunità”.
A riunirsi, attorno a due panel, voci nazionali e regionali del microcredito, delle istituzioni, delle banche e della finanza, per discutere su come sostenere le micro e piccole imprese diffuse e su come i paesi possano diventare capitali di “restanza” e di “tornanza”.
“Il microcredito è un’azione complessa e inimitabile ricorda Emma Evangelista, direttore della rivista “Microfinanza” dell’Ente Nazionale del Microcredito è un servizio sociale, di recupero, di riattivazione. Restanza significa ritornare alle origini, ma anche produrre.
Il senso del microcredito è trasformare ogni storia in un’esperienza inimitabile”. Dello stesso avviso Nicola Paldino, presidente della BCC Mediocrati.“L’inimitabile è qualcosa di piccolo che sta sparendo, i piccoli imprenditori, nella Banca di Credito Cooperativo, possono trovare ristoro. L’inimitabile esiste solo nei borghi.
Trovare un sarto o un falegname è molto difficile, dobbiamo inventare qualcosa per fare delle scuole e far ritornare i vecchi mestieri”.
I dati
La dimensione del microcredito in Calabria la danno i numeri snocciolati durante il panel “Progetti, non speranze”. La BCC Mediocrati ha erogato in totale, dall’inizio del lavoro con il microcredito, 5 milioni e 400 mila euro ad oltre 200 soggetti. Con Resto al Sud sono stati presentati, invece, 56mila progetti, 7900 in Calabria.
Dei 18mila approvati, 2400 sono calabresi con un + 7mila occupati. Resto al Sud è anche una misura giovane e il 40% dell’impresa è a matrice femminile.
E sono 365 le donne che hanno partecipato al percorso gratuito di Yes I Start Up Donne Calabria, iniziativa promossa dal Dipartimento Lavoro e Welfare della Regione Calabria e dall’Ente Nazionale per il Microcredito, finanziata con fondi Piano Sviluppo e Coesione 2014/2020 e finalizzata a promuovere e sostenere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità delle donne calabresi.
Complessivamente, invece, Yes I Start Up Calabria, ha accompagnato nella realizzazione di imprese più di 3mila calabresi e finanziato 1040 progetti imprenditoriali; in un anno 300. Conferma un trend in crescita dell’imprenditoria femminile anche Confartigianato Calabria.
Le donne calabresi gestiscono circa un quarto delle imprese nella regione, di cui il 18% opera nel settore artigianale. L’artigianato femminile ha visto una crescita significativa, con un aumento del +0,9% rispetto all’anno precedente.
Le capitali di restanza
Di capitali di restanza, titolo evocativo, si è parlato nel secondo panel. La provincia di Cosenza ne ha tante, una di queste è San Benedetto Ullano.
La sindaca Rosalia Amalia Capparelli si è inventata le “porte narranti” con l’intento di tutelare e promuovere, attraverso l’arte, il proprio patrimonio identitario, salvaguardare il centro storico e contribuire allo sviluppo turistico del borgo mediante un progetto di marketing territoriale.
“Siamo molto vicini a Cosenza e tanti ragazzi vanno a vivere a Montalto o nel capoluogo di provincia. Oggi siamo 1385 abitanti; in dieci anni sono andate via 200 persone. Per rendere il paese più attrattivo ci siamo inventati le porte narranti, porte intese come apertura verso il futuro e storie che si raccontano.
Su ogni portone è rappresentato un episodio della nostra storia grazie alla creatività degli artisti che vivono il borgo tre giorni all’anno”. Complice l’influsso positivo delle porte narranti, un’altra porta è stata aperta: quella di un supermercato. Per la sindaca, una speranza in un paese che rischia l’abbandono.
È un’amministratrice che osa anche Maria Fedele, assessore comunale alla Cultura di Taurianova diventata nel 2024 Capitale italiana del libro. Voleva solo aprire la biblioteca della sua città e per farlo ha candidato il suo paese di 15mila abitanti, al centro della Piana di Gioia Tauro, a capitale del libro.
Un sogno diventato realtà e una biblioteca aperta in due mesi.“C’era una narrazione negativa della città, quindi era necessaria una spinta notevole per cambiarla”.
Il Piccolo Festival della Microfinanza quest’anno, per la prima volta, ha consegnato il riconoscimento “Paladini di prossimità” a Mario Bonacci, tutor dell’Ente Nazionale Microcredito e ad Emma Evangelista.