Reggio Calabria

Quinta commissione, il presidente Latella: «Negli ultimi 15 anni si è assistito a un progressivo impoverimento delle risorse umane e finanziarie nel settore della salute mentale»

Dopo il consiglio comunale aperto sulla sanità, il tema nuovamente al centro dell'attenzione dell’Amministrazione con l’audizione di Immacolata Cassalia, presidente dell'associazione "Insieme per la Disabilità" e componente di "Unasam”

Dopo il Consiglio Comunale aperto sulla sanità, il tema della salute mentale è stato nuovamente al centro dell’attenzione, questa volta nella seduta della Quinta Commissione, presieduta dal consigliere Giovanni Latella. Nel corso della riunione, è stata audita Immacolata Cassalia, presidente dell’associazione “Insieme per la Disabilità” e componente di “Unasam Coordinamento Salute Mentale”. Cassalia, che aveva già preso la parola durante l’incontro pubblico del Consiglio, aveva evidenziato l’importanza di affrontare temi complessi legati alla salute mentale, che non possono essere adeguatamente trattati nei pochi minuti a disposizione durante le sedute pubbliche. Per questo motivo, Latella l’ha invitata a presentare il suo intervento in Commissione. Latella ha sottolineato l’importanza di approfondire le problematiche legate alla disabilità e alla salute mentale nel territorio, dichiarando la disponibilità della Commissione a collaborare per supportare le attività delle associazioni e migliorare i servizi a favore delle persone con disabilità. Ha anche esortato la presidente a esporre osservazioni e proposte, con l’intento di discuterle e portarle all’attenzione del Consiglio Comunale.

Durante l’incontro, la presidente Cassalia ha illustrato i contenuti di un documento redatto dall’associazione, che evidenzia i principali problemi della salute mentale in Italia, con particolare attenzione alla situazione in Calabria. Ha espresso forte preoccupazione riguardo alla legge Zaffini e ai quattro disegni di legge attualmente in discussione in Parlamento, che, secondo Cassalia, potrebbero avere effetti negativi sui servizi di salute mentale e sulle famiglie. «Si tratta di proposte legislative che – ha affermato – non solo non rispondono alle reali necessità degli utenti, ma potrebbero portare a una regressione delle conquiste ottenute finora nel campo della salute mentale».

La presidente ha anche annunciato un convegno nazionale che si terrà a Roma il 6 e 7 dicembre, al quale parteciperanno 145 associazioni, per esprimere la loro contrarietà a queste proposte legislative. Cassalia ha ribadito la necessità di aggiornare il Piano nazionale di salute mentale e di riorganizzare i dipartimenti di salute mentale in un’ottica di prossimità e rispetto dei diritti umani. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di abolire le pratiche coercitive e promuovere una partecipazione attiva degli utenti e delle loro famiglie nei processi decisionali. Ha concluso chiedendo un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire una maggiore tutela della salute mentale.

Al termine della Commissione, Latella ha fatto un’analisi della situazione attuale, evidenziando come, negli ultimi 15 anni, si sia assistito a un progressivo impoverimento delle risorse umane e finanziarie nel settore della salute mentale, con un crescente ricorso al sistema privato. «È preoccupante – ha dichiarato – il deterioramento delle pratiche nei servizi, che spesso violano i diritti umani, in particolare nei settori della neuropsichiatria infantile e nelle strutture residenziali». Il presidente ha richiamato l’attenzione su un documento approvato dal Comitato economico e sociale europeo, che propone la creazione di servizi di salute mentale comunitari, accessibili e aperti, senza la necessità di nuove leggi, ma attraverso piani di attuazione chiari e mirati. Infine, Latella ha espresso una posizione critica nei confronti dei disegni di legge in discussione, dichiarando la sua contrarietà a qualsiasi proposta che possa favorire una nuova forma di istituzionalizzazione o che possa legittimare pratiche coercitive. Ha concluso il suo intervento promettendo che la Commissione continuerà a lavorare per far sì che le proposte delle associazioni vengano discusse nelle prossime sedute e portate all’attenzione del Consiglio Comunale, con l’intento di trasmettere le istanze dei territori anche ai parlamentari calabresi, per migliorare la situazione della salute mentale nella regione.

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