Nel pomeriggio di sabato scorso Klaus Davi è stato allontanato dalla manifestazione dei Propal avvenuta a Milano in Porta Romana.
Il giornalista si trovava lì per realizzare un servizio per un quotidiano elvetico con cui collabora. Dopo aver posto alcune domande ai manifestanti sui motivi che li spingevano a scendere in piazza, alcuni organizzatori lo hanno allontanato urlando ‘vergogna’, ‘vergogna’ e tentando di sottrargli la telecamera.
“Sottoscrivo in maniera convinta il diritto di chiunque a manifestare anche in forme che non condivido come accade ogni sabato a Milano, ma non deve essere negato a nessuno anche il diritto di documentare quanto accade per strada in una via pubblica se non a distanza e scortato da 5 agenti della Digos”, dichiara Davi.
Dopo una trattativa con la polizia a Klaus Davi è stato infatti consentito di seguire la manifestazione, ma soltanto da lontano. “Una decisione che ho rispettato seguendo il corteo fino a Piazza San Babila sempre scortato dagli agenti della Digos.
Questo fatto però è indice di un clima di intimidazione contro chi fa cronaca di strada come il sottoscritto e ciò è inaccettabile.
A Milano anche certe istituzioni che non dovrebbero farlo criticano tanto e impropriamente la Calabria, ma è una città davvero ridotta male se non si può neanche fare il lavoro di cronista”, ha spiegato il giornalista.
