Motta San Giovanni: il sindaco Verduci propone un patto alla propria comunità
“Tutti da natura siamo pronti più a biasimare gli errori, che a lodare le cose ben fatte”, cosi lo scrittore e diplomatico Baldassarre Castiglione, nella sua opera “Il libro del Cortegiano”, descrive quella particolare caratteristica che spinge l’uomo a puntare il dito, a cercare ed evidenziare il malfatto, a sprecare tempo ed energie nella ricerca spasmodica del negativo, del mancato risultato raggiunto, spesso senza un valido motivo ma per una soddisfazione personale, un piacere provato per gli insuccessi altrui piuttosto che per i propri traguardi raggiunti.
Chi ha l’onore e l’onere di amministrare la res publica sa benissimo, soprattutto chi ha maturato anni di esperienza, che indipendentemente dagli obiettivi raggiunti, una pietra caduta farà più rumore della costruzione di un edificio, un’aiuola trascurata meriterà più scatti di un impianto sportivo restituito ai ragazzi, si sprecheranno più parole per una ringhiera corrosa piuttosto che per la riqualificazione di un intero lungomare.
Maggiore sarà l’attenzione per un tombino intasato mentre nessuno noterà l’immediato intervento di spurgo, un mare cristallino e un sistema di depurazione efficiente. L’apertura di un Museo passerà in secondo piano rispetto a una finestra chiusa male, a un segnale stradale piegato dal vento, a un lampione spento.
La pulizia del territorio sarà sovrastata da un sacco nero, gli alloggi assegnati saranno dimenticati mentre le perdite della rete idrica sommergeranno i pozzi finalmente riaperti e i serbatoi risistemati. La riqualificazione e messa a norma delle scuole ed i servizi scolastici sempre garantiti faranno posto ad una tapparella fuori dalla sua guida o ad un galleggiante bloccato.
Tutto questo ovviamente, è messo in conto da chi non si illude di ricevere lodi per le cose ben fatte, ma non si può più accettare che questo gioco al massacro sia fatto a scapito di chi, famiglie, associazioni, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e professionisti, hanno investito e stanno investendo su Motta, Serro Valanidi e soprattutto Lazzaro in un periodo di crisi non solo economica ma di fiducia.
Per tutto questo, nell’interesse di un territorio che ha tutte le carte in regola per affrontare e superare brillantemente la sfida di questa estate, non avendo niente da invidiare a nessuno, nella consapevolezza che non tutto è perfetto ma che l’impegno è costante, chiedo alla comunità di Motta San Giovanni di remare dalla stessa parte, di promuovere il nostro territorio, le nostre peculiarità, di essere orgogliosi, di valorizzare ciò che più ci rappresenta e ci rende unici, di essere pronti ad accogliere gli ospiti e sostenere le attività locali.
Ognuno, senza dimenticare le criticità, senza rinunciare al proprio ruolo, nel rispetto delle proprie idee e convinzioni, può spendere la giusta parola e compiere il gesto opportuno per il bene della nostra comunità, nell’interesse di tutti.