All’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, le autorità doganali e la Guardia di Finanza hanno sequestrato 33 articoli di lusso contraffatti, tra cui orologi Rolex e Audemars Piguet, e borse di marchi prestigiosi come Louis Vuitton e Gucci. I viaggiatori provenienti da diversi Paesi sono stati sanzionati per aver tentato di introdurre nel Paese prodotti falsi. Questo sequestro si inserisce in una più ampia lotta contro il contrabbando di beni di lusso, che danneggia l’economia e la salute dei consumatori.
NOTA INTEGRALE
EROPORTO DI LAMEZIA TERME,
SEQUESTRATI OROLOGI E ARTICOLI DI LUSSO CONTRAFFATTI
Lamezia Terme, 10 gennaio 2025 – Nei giorni scorsi i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
(ADM) e i militari della Guardia di Finanza in servizio presso l’Aeroporto Internazionale di Lamezia
Terme, in distinte operazioni, hanno sequestrato 12 orologi e 21 articoli di lusso contraffatti trasportati
da viaggiatori in arrivo da varie destinazioni come Turchia, Egitto, Cina, Thailandia ed Emirati Arabi
Uniti.
I trasgressori sono stati sanzionati secondo la nuova normativa in materia di violazione dei diritti di
proprietà intellettuale, che prevede ammende fino a 7000 euro.
Le perizie condotte sugli orologi, che riproducevano i prestigiosi marchi Audemars Piguet e Rolex,
hanno evidenziato il maldestro tentativo di spacciarli per prodotti originali, con un valore commerciale
che per il solo Audemars Piguet si sarebbe aggirato intorno a 180.000 euro.
Anche gli ulteriori articoli, tra i quali borse e portamonete griffati Louis Vuitton, Gucci, Hermès e
Yves Saint Laurent si sono rivelati contraffatti nonostante gli evidenti sforzi per renderli simili agli
originali per caratteri, struttura, veste grafica e dimensione dei marchi. Le caratteristiche costruttive, la
tipologia dei materiali impiegati e il grado generale di confezionamento, rifinitura ed assemblaggio
sono risultati non in linea con gli standard qualitativi delle produzioni originali.
L’attenta analisi di rischio svolta sui flussi dei viaggiatori in arrivo presso lo scalo internazionale
calabrese e la tradizionale cooperazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di
Finanza hanno consentito, anche in questa circostanza, il raggiungimento del risultato di servizio che
si inserisce nel quadro degli interventi mirati a contrastare il proliferare del mercato del falso sui brand
del lusso, che incide sull’economia del nostro Paese provocando deviazioni del traffico commerciale
lecito, concorrenza sleale, perdita di posti di lavoro e di entrate erariali e i cui prodotti sono sovente
realizzati con materiali pericolosi per la salute dei cittadini.