In Settima Commissione la proposta di realizzare il “Monumento al Carabiniere”
Nell’ultima seduta della 7ª Commissione consiliare “Istruzione, Formazione e Lavoro”, presieduta da Marcantonino Malara, si è discusso della proposta di realizzare di un “Monumento al Carabiniere” per commemorare il contributo dell’Arma alla città di Reggio Calabria.
Durante la seduta, Gianfranco Aricò, rappresentante dell’Associazione Nazionale Carabinieri Ispettorato Regionale Calabria, ha illustrato la proposta, sottolineando l’importanza dell’opera «per onorare i caduti dell’Arma che hanno dato la vita per il mantenimento dell’ordine pubblico e della legalità in questa terra».
L’idea di realizzare il monumento si inserisce in un progetto volto a rafforzare il legame tra l’Arma dei Carabinieri e Reggio Calabria, città in cui, attualmente, non è presente un’opera dedicata ai carabinieri.
A supporto di questa proposta sono intervenuti diversi consiglieri comunali, tra cui il presidente Malara, e il capo di Gabinetto Antonio Ruvolo, il quale ha ricordato che nei giorni scorsi si sono tenuti incontri tra il sindaco Giuseppe Falcomatà e altre autorità locali per discutere dell’iniziativa.
La collocazione del monumento, secondo quanto emerso durante la seduta, avrebbe ricadute positive sul territorio, come ha sottolineato lo stesso Malara.
Il percorso prevede anche il coinvolgimento delle scuole cittadine, che saranno chiamate a scegliere una delle tre proposte di bozzetto per il monumento, che sarà poi realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti.
Malara ha aggiunto: «C’è sia il valore artistico che quello simbolico del ricordo e della memoria. Non si tratta solo di una condivisione di forma, ma anche di sostanza da parte delle istituzioni a tutti i livelli: sia culturale che amministrativo».
Tra gli interventi registrati nel corso della seduta, quelli dei consiglieri Giuseppe Cuzzocrea, Giuseppe Giordano, Massimo Ripepi. Ruvolo ha sottolineato, oltre alla valenza sociale, simbolica e artistica dell’iniziativa, anche l’importanza del coinvolgimento degli studenti, descrivendo l’iniziativa come «una missione sociale e un’attività pedagogica che mira a far sentire la vicinanza dell’Arma al cittadino e al territorio».