Farmacia territoriale di Vibo Valentia, il Consiglio regionale approva la mozione Lo Schiavo: «Ora Occhiuto intervenga in prima persona»
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, all’unanimità, nella seduta di ieri, la mozione presentata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, avente ad oggetto la “Riorganizzazione del servizio della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia”. Con tale mozione, la massima assise calabrese, su iniziativa del consigliere proponente, ha formalmente impegnato il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, anche nella sua veste di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal debito della sanità, a procedere senza indugio alla riorganizzazione del servizio di erogazione dei farmaci da parte della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia attraverso, nello specifico, «la riqualificazione dei locali che ospitano la Farmacia territoriale o il suo trasferimento in altra sede più idonea; la riorganizzazione del servizio di erogazione dei farmaci anche attraverso un’immediata e più efficace dislocazione in almeno due ulteriori punti di erogazione sul territorio provinciale, uno lungo la fascia costiera (nel Presidio Ospedaliero di Tropea o nei locali dell’ex Ospedale di Nicotera) e un altro nell’area montana (nel presidio di Serra San Bruno o nell’ex ospedale di Soriano Calabro), in maniera tale da alleggerire il carico insostenibile attualmente gravante sull’unico punto di erogazione di Vibo Valentia; la riqualificazione dei locali dell’attuale sede in modo che risultino più accoglienti ed idonei, così alleviando le sofferenze degli utenti e i disagi degli operatori». Nel corso dell’esposizione in aula della sua mozione, il consigliere Lo Schiavo ha affermato: «La vicenda della Farmacia territoriale di Vibo Valentia rappresenta l’emblema del fallimento della gestione della sanità sul territorio ed è tanto più inaccettabile in quanto va a colpire direttamente gli ultimi, i più fragili, coloro che maggiormente hanno bisogno di cure e attenzioni: persone affette da gravi patologie, malati terminali, che si trovano quotidianamente di fronte ad una disorganizzazione che si protrae ormai da anni. Locali angusti, che non sono dotati di bagni per l’utenza; utenti costretti ad aspettare per ore il proprio turno esposti alle intemperie; nessuna certezza di trovare il farmaco al termine dell’attesa e, da qualche tempo, nemmeno la possibilità di prenotarlo. E ancora, un unico punto di erogazione, mentre in provincia di Crotone, a parità di popolazione, ve ne sono tre; solo quattro giorni di apertura a settimana per persone che devono fare anche decine di chilometri per ritirare farmaci salvavita; una pianta organica ridotta all’osso con solo due farmacisti e tre amministrativi, anche loro vittime, come gli utenti, di questa disorganizzazione. Di fronte a questa vergogna, chiedo oggi con forza al Consiglio regionale di dare un preciso mandato alla politica, un segnale forte e chiaro perché non si può più procrastinare: è arrivato il tempo di affrontare il fallimento della gestione della Farmacia territoriale e porre fine ai disagi. Il commissario Occhiuto dia input precisi a chi governa la sanità vibonese: si trovino locali idonei per alleviare le sofferenze di utenti e alleggerire il carico di lavoro degli operatori. Ancora adesso – ha sottolineato in chiusura Lo Schiavo – ricevo segnalazioni di quella che è una situazione non degna di un Paese civile, ma ritengo che il diritto alla salute debba rappresentare il primo monito e la prima preoccupazione della politica».
N.B.: L’INTERVENTO INTEGRALE E IL SUCCESSIVO DIBATTITO DISPONIBILI AL SEGUENTE LINK: https://fb.watch/xgKeBe731k/