Antonio Jiritano “tagliati 30 milioni per la sanità a vibo”, il 12 febbraio manifestazione alla cittadella regionale
"I cittadini non solo pagano le addizionali regionali ma si pagano anche le cure".
![Usb - unione sindacale di base](https://www.calabriareportage.it/wp-content/uploads/2024/07/main_logo_800x795-600x470.png)
Un taglio brutale su tutta l’area del Vibonese peraltro da sottolineare unica zona calabrese ad aver avuto un taglio netto di risorse, non sono bastate le denunce giornaliere di”” mala sanità”” e conseguenti morti perché il commissario mettesse maggiore attenzione all’area vibonese.
Al contrario ha accentuato la “”mala sanità”” tagliando i soldi che sarebbero stati utili ai cittadini per l’attivazione dei programmi di screening oncologici, per il potenziamento della medicina di urgenza, per potenziare reparti ospedalieri, per attivare letti accreditati, per contrattualizzare risorse infermieristiche licenziate e dare risposta ad una domanda sanitaria sempre più crescente.
Invece ci troviamo giornalmente a fare la via crucis o mobilità passiva per un minimo di cura tra ospedali regionali e fuori regione con una spesa che si aggira intorno ai 60 milioni di € , peggio ancora in un ‘area che si spopola senza possibilità di lavoro se non precario o stagionale.
Una comunità che assiste alla più grave penalizzazione in termini di finanziamento del fabbisogno standard, con una riduzione media di circa il 40% rispetto alle altre province ed il maggiore disagio dei propri cittadini, i quali devono acquistare i servizi socio-sanitaria con i propri soldi.
Infatti mercoledì prossimo come USB, scenderemo in piazza alla regione Calabria ore 10.00 con i lavoratori e familiari dei pazienti del Don Mottola Medical Center, che sono mesi che attendono il nuovo accreditamento per erogare servizi di Rsa medicalizzata e riabilitativa.
Anche alla luce che : il fondo del comparto socio-sanitario e riabilitativo estensivo che la regione acquista in convenzione ha preventivato una destinazione di 200/MLN circa ed a consuntivo ne ha speso 198 €/mln, un risparmi pari a -2,2 €/mln rispetto alla quota annuale del tetto di spesa definito per l’anno 2023.
In sintesi i soldi non sono stati spesi e si costringe la gente a pagare di tasca propria le prestazioni LEA.
Ma alla regione Calabria in termini di sanità non ci fanno manca proprio nulla!
- L’area ospedaliera, di fatto, è stata depotenziata ed inserita come spoKe dell’area centro.
- Nella distribuzione dei fondi alle varie provincie attribuiscono per prestazioni territoriali, più soldi a chi già aveva maggiori risorse e tolgono alla provincia di Vibo che già era in sofferenza altri fondi!
Esempio concreto di autonomia differenziata: chi ha più, avrà di più; chi ha meno, avrà di meno.
Mentre il commissario si cura dove e quando vuole lui e con chi decide lui!! Il piano di rientro ricade solo sulle spalle dei cittadini.