Calabria

Riforma della Disabilità: INPS Calabria e Patronati al lavoro per contenere il costo dei certificati

Riunito a Catanzaro il Tavolo Tecnico previsto dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2023

Il 1° gennaio 2025 è entrata in vigore nella provincia di Catanzaro la nuova Riforma della Disabilità, con l’applicazione in via sperimentale delle novità introdotte dal decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024. La sperimentazione della Riforma introduce una profonda revisione dei criteri e delle modalità di accertamento della condizione di disabilità, prevedendo tra gli elementi di novità, una nuova modalità per l’avvio del procedimento valutativo di base che prevede l’invio telematico all’INPS del “Nuovo certificato medico introduttivo”. Tale certificato rappresenta l’unica procedura per la presentazione dell’istanza per l’accertamento della disabilità che non deve essere più completata con l’invio della “domanda amministrativa” da parte del cittadino o di Enti preposti ed abilitati. 

Le criticità rilevate per il rilascio del suddetto certificato sono state oggetto di approfondimento e confronto nel corso della riunione del Tavolo Tecnico, previsto dal “Protocollo d’intesa tra I.N.P.S. Direzione regionale Calabria e Patronati”, tenutasi ieri nella sede regionale INPS di Catanzaro. Su tali aspetti i partecipanti hanno convenuto di adottare soluzioni a difesa di quella fascia di cittadinanza che versa in condizioni di particolare bisogno. 

Tra queste, si è registrata la piena convergenza dell’Istituto calabrese e dei Patronati intervenuti, che hanno ritenuta prioritaria l’esigenza che il suddetto costo non si discosti da quello ante riforma e che sia garantito un equo trattamento all’utenza da parte di tutte le categorie di medici interessate. Sul punto, i Patronati calabresi hanno rimarcato anche l’esistenza di tariffe agevolate applicate dai medici certificatori con loro convenzionati.

La sinergia tra INPS e Patronati, in tale fase di sperimentazione, risulterà ancor più significativa in previsione dell’estensione della Riforma ad altre undici province come previsto dal “Decreto Milleproroghe”, con il fine ultimo di valutarne l’efficacia sull’intero territorio nazionale a partire da gennaio 2027.

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