Circoscrizioni, l’iter va avanti nonostante i “paletti” finanziari. I prossimi step illustrati da Giordano in Commissione. «Importante il confronto coi territori»

Dopo l’audizione dei dirigenti dei settori interessati dal percorso sul decentramento amministrativo, a fare il punto sull’iter di istituzione delle nuove Circoscrizioni è stato, nella II Commissione (Affari istituzionali, città metropolitana e decentramento, controllo enti partecipati, sicurezza e legalità), il consigliere comunale delegato Giuseppe Giordano. Nel corso dell’ultima seduta dell’organismo consiliare presieduto da Giuseppe Marino, Giordano ha riferito sull’esito delle ultime audizioni, in particolare quella del dirigente del settore Finanze ed economato del Comune, Francesco Consiglio, il quale ha illustrato le condizioni di Bilancio per cui non sarebbe possibile istituire le Circoscrizioni dal 2026, ovvero dalla prossima data di rinnovo del Consiglio comunale, bensì a partire dal 2028.
«Il lavoro fin qui svolto – ha chiarito Giordano – ci consente tuttavia di portare avanti l’iter a partire da due step fondamentali che prescindono dalla data di messa in esercizio delle Circoscrizioni. Il primo atto che la Commissione dovrebbe esaminare e approvare riguarda le modifiche da apportare allo Statuto in modo da aggiornarlo rispetto alle innovazioni normative intervenute dalla soppressione di queste realtà amministrative, avvenuta nel 2009, fino ad oggi. L’altro punto riguarda il Documento preliminare che individua contenuti, costi, funzioni, servizi e futuro assetto territoriale delle nuove Circoscrizioni, ma soprattutto traccia il percorso partecipativo e preventivo con la cittadinanza nel suo complesso».
Riguardo gli aspetti finanziari, il consigliere delegato ha precisato che i costi stimati nel Documento preliminare riportano il tetto massimo previsto dalla legge per il funzionamento degli organi istituzionali, ma sono state proposte anche delle «soluzioni intermedie» che consentirebbero un risparmio quantificato in circa mezzo milione di euro all’anno rispetto ai tetti massimi.
«Ma il Documento preliminare – ha aggiunto Giordano – ha anche l’obiettivo di avviare la fase di concertazione con i territori, con associazioni e comitati di quartiere, sia attraverso il confronto diretto che tramite la piattaforma web del Comune IoPartecipo. Questo – ha concluso – è il percorso istituzionale che porterebbe all’approvazione dei due atti (adeguamento dello Statuto e Documento preliminare) in Commissione e in Consiglio comunale, in modo da far partire il processo partecipativo sul territorio che nel medesimo documento preliminare è stabilito in 90 giorni. Parallelamente si potrà avviare anche il percorso in sede amministrativa per posizionare e implementare i servizi sul territorio sulla base del nuovo assetto territoriale delle istituende cinque Circoscrizioni. L’obiettivo è elevare il target dei servizi e, in questo senso, già una migliore organizzazione può dare dei benefici senza incidere sui costi».
Il presidente Marino ha dunque tirato le somme della proposta di procedere con l’adozione dei due documenti e chiesto lumi sulla possibilità di utilizzare le risorse dell’“emendamento Cannizzaro”, eventualità rispetto alla quale il consigliere delegato ha riferito l’esito del confronto avuto in merito con i dirigenti comunali: «È loro parere che dal momento in cui vengono sancite le modifiche statutarie e lo stesso Documento preliminare, sarebbe possibile chiedere queste risorse, che non essendo di fatto vincolate su funzioni specifiche potrebbero essere utilizzate su ogni aspetto del processo di decentramento».
È quindi intervenuto il consigliere Filippo Burrone che ha auspicato una discussione rispetto alla proposta di approvare il Documento preliminare per approfondire e chiarire alcuni punti del regolamento che non trovano d’accordo il suo gruppo consiliare e sui quali verranno proposte modifiche. La vicepresidente della Commissione, Deborah Novarro, ha concordato sulla necessità di affrontare i due step avviando il percorso a prescindere da quale sia la data di entrata in esercizio delle Circoscrizioni. Ad auspicare che l’iter vada avanti celermente è stato anche il consigliere Federico Milia, che si è detto d’accordo sull’eventualità di approvare in Commissione le modifiche allo Statuto e di procedere successivamente anche all’esame del regolamento. Il consigliere Marcantonino Malara ha reputato doveroso proseguire nel percorso proposto dal delegato, osservando che si può approvare il Documento preliminare e poi trasferire nel regolamento altre eventuali sollecitazioni sopraggiunte in fase di concertazione con il territorio. Concorde anche il consigliere Filippo Quartuccio, mentre proprio sulla fase partecipativa la consigliera Angela Marcianò ha rilevato che sarebbe a suo parere più efficace anticiparla piuttosto che affrontarla come terzo step. In chiusura il consigliere Saverio Pazzano ha osservato che la procedura proposta lascia comunque aperto il tempo del confronto, giudicandola dunque valida.
Per la prossima seduta è previsto all’odg della II Commissione l’approfondimento delle modifiche statutarie e l’eventuale votazione.