Siclari (FI): “Reggio prima per tasse e ultima per servizi”
È di oggi la notizia diffusa dall’Eurispes che Reggio Calabria è il comune d’Italia dove una famiglia media è costretta a pagare più tasse. A fronte di ciò nel 2017 si rileva l’imposizione di una riduzione della spesa pubblica media concessa al Mezzogiorno dello 0,8%; una diminuzione che in Calabria è del 3,2%, a fronte invece di un aumento dell’1,6% di spesa pubblica elargita al Centro-Nord.
La differenza di spesa fra Centro-Nord e Mezzogiorno, nel 2017, sale a 3.358 euro pro capite, quella tra Centro-Nord e Calabria giunge addirittura ad assumere il valore di 3.821 euro. Emblematico è il confronto fra le due Reggio: Reggio Emilia e Reggio Calabria, dove alla prima, che ha già molti più servizi, è riconosciuto un fabbisogno standard di 139 milioni d’euro, mentre a Reggio Calabria, con meno servizi, di 104 milioni. Vale a dire, 35 milioni in meno, nonostante la stessa abbia 9mila abitanti in più (la prima ne ha 171mila e la seconda 180mila.
È ovvio che questa situazione nel caso di Reggio dipenda anche da una gestione fallimentare del centrosinistra. Come detto e ribadito più volte in aula ed a mezzo stampa, bisogna colmare il gap Nord-Sud altrimenti non sarà più possibile avere un Sud competitivo e questo determinerà una decrescita di tutto il Paese”.
Lo ha dichiarato il senatore forzista Marco SICLARI commentando un dato che cristallizza “l’incapacità amministrativa della sinistra che negli ultimi sei anni non è riuscita a dare la svolta promessa. Il vero cambiamento è rappresentato da Minicuci. Il nostro candidato ha le carte in regola per risollevare Reggio.
Serve un tecnico con esperienza e con le competenze per amministrare una città con troppe emergenze e che realizzi in modo credibile e serio il programma di rilancio del centrodestra per Reggio Calabria”, ha così concluso il senatore azzurro.