Catanzaro

Expo Olio Capitale, riflettori sul filo d’oro calabrese. La Regione rilancia su bio e qualità

Dei 185 mila ettari di superficie olivetata, un terzo è riservata alle coltivazioni bio. Sono questi i numeri di una Calabria che spinge sull’acceleratore della crescita e della qualità dell’olivicultura, un settore strategico per l’agricoltura calabrese che è stato anche al centro della partecipazione della Regione Calabria ad Olio Capitale, il principale expo interamente dedicato all’extravergine di oliva, svoltosi a Trieste.

“La Calabria – commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo -è stata presente anche quest’anno con tante aziende impegnate a sostenere un percorso di qualità. Noi puntiamo proprio su questo: su un sistema olivicolo, che è primo in Italia insieme alla Puglia e che deve necessariamente puntare sull’eccellenza delle produzioni”.

Nei giorni della partecipazione calabrese ad Olio Capitale si sono svolti incontri e panel dedicati al filo d’oro, che hanno visto il contributo di esperti del settore e buyer interessati a conoscere le peculiarità dell’olio calabrese e delle olive autoctone, dalla Carolea alla Ottobratica alla Dolce di Rossano, fino alla Tonda di Strongoli.

“In questi ultimi anni – aggiunge Gallo – la Regione ha lavorato alacremente sul piano della programmazione e dell’innovazione. Grazie al Piano Olivicolo regionale, approvato dalla Giunta ed elaborato insieme ad enti di ricerca, CREA e associazioni di categoria, contiamo di recuperare gli oliveti secolari delle varietà maggiormente diffuse in Calabria, per favorire l’innovazione del processo di estrazione meccanica degli oli vergini di oliva e costruire un‘immagine avanzata dell’olivicoltura calabrese. Solo così si potrà contribuire in maniera significativa al processo in atto di ristrutturazione del settore”.

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